Autore Redazione
venerdì
8 Luglio 2016
11:58
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Cronaca - Alessandria

Primo incontro tra  Disit e Azienda Ospedaliera per una collaborazione “al servizio del paziente”  

Primo incontro tra  Disit e Azienda Ospedaliera per una collaborazione “al servizio del paziente”  

ALESSANDRIA – Primo incontro giovedì tra il DiSIT, Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale e l’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Nell’Aula didattica di Via Santa Caterina, alla presenza di numerosi ricercatori dell’università e operatori dell’ospedale, il prof. Leonardo Marchese, Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale dopo aver ringrazio  il  Prof. Mauro Patrone, docente del corso di laurea in scienze biologiche che ha avviato più di 10 anni fa una collaborazione che si è poi rafforzata nel tempo, ha presentato il Dipartimento, ” che conta circa 1800 studenti, di cui 450 nella sede di Vercelli, 48 professori  tra ordinari e associati, 31 ricercatori per un totale complessivo di circa 80 docenti a cui si aggiungono giovani dottorandi, borsisti, assegnisti e ancora  45 risorse in ambito tecnico amministrativo che supportano l’attività per un totale complessivo di circa 2000 persone che gravitano nella Struttura”. Dati cui vanno aggiunti quelli riferiti alla produzione scientifica, di tutto rispetto, circa 250 pubblicazioni per anno, 5 spin off, prodotti 11 brevetti dal 2011 grazie alla consapevolezza dell’importanza di aumentare anche questo tipo di missione con l’auspicio che anche con l’Azienda Ospedaliera possano nascere prodotti brevettabili.

Nuovi progetti tra cui spicca la collaborazione con l’Azienda  Ospedaliera:vorrei sottolineare l’importanza  di valorizzare attività che vengono svolte all’interno del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica che hanno una connotazione di ricerca in ambito biomedicale del tutto sconosciute anche agli operatori ospedalieri, come i progetti legati allo sviluppo di nanoparticelle per la diagnostica per immagini, o progetti innovativi legati alle proteine del latte per i neonati, o ancora i farmaci potenziali a base di platino per il trattamento delle neoplasie”. L’obiettivo è fornire risposte sempre più innovative ai pazienti, ma anche creare sinergie come ha evidenziato il Direttore Generale dell’Aso Giovanna Baraldi. “Voglio dare il benvenuto e ringraziare tutti, – ha dichiarato Baraldi – siamo onorati di ospitare oggi il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’ Università del Piemonte Orientale, che noi consideriamo intramoenia, è talmente vicino a noi anche in termini di opportunità  culturali, scientifiche, di presa in carico degli aspetti informatici e statistici che ci dà la possibilità di avere immediatamente risposte puntuali e precise su tante cose che facciamo. Crediamo molto in queste giornate, tutti abbiamo bisogno della ricerca, del metodo della ricerca, degli stimoli, dei confronti che la ricerca ci “provoca” per fare una clinica migliore, una ricerca sempre più appropriata e per credere ancora di più nel nostro lavoro e nella nostra missione. Credo che questo momento di confronto e di ascolto sia importante per l’Azienda per perseguire  linee di indirizzo scientifico che  partiranno da oggi.”

Il direttore della giornata Antonio Maconi, Responsabile della Struttura Formazione Promozione Scientifica e Comunicazione dell’Azienda Ospedaliera, nel suo intervento introduttivo, ha ringraziato i presenti, sottolineato la necessità di avviare la cabina di regia per il coordinamento progetti allo scopo di essere più competitivi e attraenti verso possibili finanziamenti, a partire dai bandi regionali, nazionali ed europei, incrementando la reputazione aziendale. “Un altro tassello verso l’ospedale di insegnamento e ricerca, che ci pone ad alti livelli di organizzazione e riconoscimento nel mondo accademico, finalizzando questa attività alla migliore assistenza possibile come testimoniano i progetti che sono stati presentati oggi: veri e propri interventi strutturati che sono stati una ricchezza e un valore aggiunto finora – penso al l’app per la raccolta dati realizzata per il tumore, lo studio per il trattamento del trasporto dei neonati critico, le numerose analisi realizzate in tema di biologia molecolare messe a frutto in ospedale per il gel piadtrinico e per la verifica del comportamento dei batteri.” Ma altrettanti sono gli stimoli per il futuro, motivo per cui una giornata  non sarebbe stata sufficiente ne adeguata: tre seminari dedicati a momenti approfonditi alle varie aree tematiche è il percorso che Azienda Ospedaliera e DiSIT hanno individuato per arrivare ad una maggiore capillarità nella diffusione di quanto si sta realizzando e  che sarà poi presentato a dicembre nella nostra consueta “Giornata scientifica”.

Prima di dare avvio alla tavola rotonda Roberto Barbato, Prorettore alla ricerca dell’Università del Piemonte Orientale ha sottolineato l’importanza della collaborazione con l’Azienda Ospedaliera per sviluppare l’indirizzo biomedico del corso di laurea elemento importante per dare agli studenti un’offerta formativa diversificata e altamente qualificante per il territorio.

La tavola rotonda, che ha visto tra i moderatori anche il Prof. Paolo Terrenziani delegato alla ricerca DiSIT, ha rappresentato l’opportunità di mettere in risalto gli importanti progetti di collaborazione realizzati fino ad oggi, a testimonianza di questa proficua sinergia. A conclusione esponenti del mondo accademico, esperti del settore chimico e biochimico, hanno presentato riflessioni sulle quali progettare e avviare nuove collaborazioni. Primo obiettivo sarà dare vita ad una serie di “Quaderni dell’Ospedale” dedicata esclusivamente ai progetti realizzati grazie alla collaborazione  tra Azienda Ospedaliera e DiSIT. Sarà a disposizione presso il Centro Documentazione della nostra Biblioteca e online a disposizione degli addetti ai lavori e non, e di tutti i dipendenti.

Di seguito gli interventi della tavola rotonda: 

-Flavio Mignone: NGS in Translational Medicine: the experience at DISIT
-Marco Ladetto: Possibile ruolo del microbiota nelle patologie oncoematologiche
-Diego Gazzolo: S.C. Neonatologia-TIN collaborazioni 2010-2016
-Maria Cavaletto: Applicazioni proteomiche per l’analisi del profilo proteico del latte umano
-Stefania Montani: Un supporto tecnologico per il trasporto dei neonati critici delle province di Alessandria e Asti
-Mauro Patrone, Marcello Manfredi, Elia Ranzato: Unraveling life: innovative approaches from Cellular and Molecular Levels
-Caterina Rinaudo: Identificazione di amianti in tessuti biologici

-Massimo Canonico: Cancer Staging Tools:una mobile app al servizio dell’oncologia
-Andrea Rocchetti: Sinapsi microbiologia clinica e Università
-Fabio Carniato: Nanoparticelle funzionali a base di GdIII quali sonde per l’imaging diagnostico
-Enrica Gianotti: Mesoporous Silica Nanoparticles with Incorporated Photosensitizer for Photodynamic Therapy
-Katia Sparnacci: Biocompatible core-shell nanoparticles as delivery systems for antisense ODN
-Giorgio Gatti: Valutazione comparativa ultrastrutturale su punti di suturatrici meccaniche
-Domenico Osella: Potenziali farmaci a base di Platino per il trattamento del mesotelioma

 

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