Autore Redazione
martedì
26 Luglio 2016
22:00
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Cronaca - Alessandria

“No grano, no pane!” In Corso Crimea Coldiretti distribuisce pane gratis [FOTO]

“No grano, no pane!” In Corso Crimea Coldiretti distribuisce pane gratis [FOTO]

AGGIORNAMENTO: La trebbiatura è arrivata in città, ad Alessandria, nella centrale “piazza del Tricolore”, conosciuta come “piazza del Cavallo”, in corso Crimea dove per l’occasione è stato portato un “tiro di trebbiatrice”, ricreati gli elementi più significativi della filiera cerealicola, dal campo alla tavola e sono stati distribuiti oltre 1000 sacchetti contenenti pane fresco al 100% italiano realizzato dalle aziende di Campagna Amica.
Alessandria è stata scelta per l’anteprima della mobilitazione nazionale della Coldiretti perché è la provincia che produce più grano tenero nel nord Italia e dove, come nel resto del nostro Paese, è anche evidente la moltiplicazione del prezzo dal campo alla tavola con gli agricoltori che devono vendere 30 chili di grano per potersi permettere una pagnotta di pane da un chilo.

Con lo slogan “No grano, no pane” è stato ribadito dal presidente provinciale Roberto Paravidino che “serve più trasparenza sul mercato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano impiegato nella pasta e nel pane, ma è anche necessario stendere i controlli al 100% degli arrivi da paesi extracomunitari dove sono utilizzati prodotti fitosanitari vietati da anni in Italia ed in Europa e fermare le importazioni selvagge a dazio zero che usano l’agricoltura come mezzo di scambio nei negoziati internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale”.
Hanno colto e condiviso le ragioni della protesta di Coldiretti i rappresentati delle istituzioni, dal vice prefetto vicario Raffaele Ricciardi al sindaco della Città di Alessandria Maria Rita Rossa in particolare che non ha esitato a salire con tanto di fascia tricolore sulla mietitrebbia: “Capisco e condivido le ragioni che hanno portato gli agricoltori in piazza. – ha detto il sindaco – Ho chiesto al Ministro Martina di farsi carico della difficile situazione e trovare soluzioni concrete, che non si arenino a Bruxelles”.
Le speculazioni sul commercio delle materie prime agricole hanno provocato il crollo dei prezzi del grano su livelli di 30 anni fa e mettono a rischio il futuro della coltivazione in Italia. A rischio c’è il futuro di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy ma anche un sistema produttivo sostenibile che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio nazionale dal degrado e dalla desertificazione.
In piazza è arrivato di forte impatto il messaggio lanciato da Mons. Ivo Piccinini, consigliere ecclesiastico della Coldiretti alessandrina, che si è fatto portavoce del Vescovo, il quale ha ribadito l’importanza di salvare il “nostro pane quotidiano” dalle speculazioni.
Con questi prezzi gli agricoltori non possono più seminare – ha aggiunto il direttore Leandro Grazioli e c’è il rischio concreto di alimentare un circolo vizioso che ha già provocato la delocalizzazione degli acquisti del grano e degli impianti industriali di produzione della pasta con la perdita di un sistema produttivo che genera ricchezza, occupazione e salvaguardia ambientale”.
“Abbiamo apprezzato ciò che ha garantito il Ministro Maurizio Martina al termine della manifestazione nella Capitale ma non ci basta, per questo #laguerradelgrano deve continuare” – ha concluso il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino

Di seguito un breve video della manifestazione di questo mercoledì 

 

 

 

 

ALESSANDRIA – Prosegue la #guerradelgrano di Coldiretti Alessandria. La protesta questo mercoledì arriverà proprio nel capoluogo dove l’associazione di categoria distribuirà gratuitamente pane fresco realizzato dalle aziende di Campagna Amica. In Corso Crimea dalle 10.30 del mattino, oltre ai sacchetti di pagnotte per gli alessandrini, verranno portati anche un “tiro di trebbiatrice” e altri elementi coreografici per ricreare la filiera cerealicola, dal campo alla tavola.

Le risposte del Ministro Martina al termine del tavolo della scorsa settimana a Roma “non bastano” ha evidenziato Coldiretti Alessandria, determinata a portare avanti la protesta. L’associazione agricola, ha spiegato il presidente provinciale Roberto Paravidino, vuole infatti avere risposte anche sull’etichettatura obbligatoria della pasta, del pane e dei prodotti da forno in genere, sul blocco delle importazioni a dazio 0 e ottenere controlli del 100% sul grano importato. Per Coldiretti è poi indispensabile una moratoria bancaria per le imprese cerealicole, interventi finanziari e un progetto per l’ampliamento della capacità di stoccaggio dei consorzi agrari e sostegni pubblici solo alle imprese che lavorano grani italiani”. “Le speculazioni sul commercio delle materie prime agricole hanno provocato il crollo dei prezzi del grano su livelli di 30 anni fa e mettono a rischio il futuro della coltivazione in Italia. Oggi gli agricoltori – ha aggiunto il direttore provinciale Coldiretti Alessandria Leandro Graziolidevono vendere 7 chili di grano tenero per permettersi un caffè ma ne servono ben 30 chili per acquistare una pagnotta di pane da un chilo con un ricarico del 1450%“.  A rischio, ha ricordato Coldiretti, “c’è il futuro di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy ma anche un sistema produttivo sostenibile che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio nazionale dal degrado e dalla desertificazione“.

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