Autore Redazione
mercoledì
18 Febbraio 2015
10:43
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Eventi - Casale Monferrato

Al Pantagruel “Il ritorno” di Salvatore Arena con Massimo Zaccaria

Al Pantagruel “Il ritorno” di Salvatore Arena con Massimo Zaccaria

CASALE MONFERRATO  – Giovedì 19 febbraio, alle 21.30, approda sul palco casalese del Circolo Pantagruel lo spettacolo di Salvatore Arena, “Il ritorno”. Una rappresentazione teatrale, portata in scena dall’attore pugliese Massimo Zaccaria, ispirata alla storia del partigiano Brindisi, Pietro Parisi, maratoneta della Valle d’Itria. Una storia di ‘tutti e di nessuno’, particolare e universale al tempo stesso. “Il ritorno” immagina la fatica e lo sforzo che hanno dovuto compiere tutti quei partigiani con il loro corpo e con i loro umori facendo ritorno a casa dalla guerra. Lo spettacolo è il racconto di Giustino, un uomo che attraversa una nazione intera sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.

Giustino è un uomo semplice, soldato prima, partigiano poi, per vendetta, in nome del suo amico ucciso dai nazisti. Attraversa la guerra e ne resta macchiato. Dal sud alle montagne del nord per cercare di cacciare i tedeschi, per togliere quelle camicie nere, che per vent’anni non hanno fatto altro che il saluto fascista, massacrato, torturato e ucciso chi la pensava in maniera diversa. Si è combattenti sulle montagne e si mangia quello che si può e quello che si trova. Lontani dal caldo, dentro un freddo che ti divora l’anima in attacchi mordi e fuggi, con azioni coraggiose contro le caserme, con azioni di disturbo sulle linee ferrate e ai pali della luce. Ma la morte è sempre dietro l’angolo, non bisogna pensarci, non vede giusto o sbagliato. La vita di Giustino è questa per mesi, sempre sulla soglia di un abisso che si apre quando a perdere la vita è Monica, il suo amore. Nelle ultime giornate di scontri si consuma  il dramma: i nazisti bruciano il paese e vanno alla ricerca dei partigiani nascosti sulle montagne. Tutta la squadra di Giustino è sterminata, solo lui resterà in vita. Giustino cammina  a lungo, fugge dalla morte, dalla miseria, attraverso le rovine della sua nazione. Cammina verso casa, verso quell’albero di ulivo che simboleggia il ritorno alle origini

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