Stasera a Cinelandia la prima nazionale di “Un posto sicuro”: a Casale anche gli attori e il regista

AGGIORNAMENTO ORE 16: Un respiro affannoso in una fitta nuvola di polvere. Comincia così “Un Posto Sicuro”, il film del regista piemontese Francesco Ghiaccio, in anteprima da questa sera a Casale Monferrato, la città dove è ambientata la pellicola, con Marco D’Amore e Giorgio Colangeli. La presa di coscienza dei protagonisti del dramma dell’Eternit è accompagnata, per tutto, il film dalle testimonianze dirette di tanti attori e attrici per un giorno, i famigliari delle vittime d’amianto: la presidente dell’Afeva Romana Blasotti Pavesi, Assunta Prato e Bruno Pesce. Un film che, ha sottolineato la giornalista de La Stampa Silvana Mossano, da anni in prima linea per raccontare il dramma delle morti a causa della Eternit, “incarna la riscossa e la reazione di Casale contro l’amianto”.

Da questa sera e fino a mercoledì il film Un Posto Sicuro sarà proiettato in anteprima nazionale al multisala Cinelandia, da venerdì sarà distribuito in 60 copie in tutta Italia. Nei prossimi giorni, Marco D’Amore, Giorgio Colangeli e il regista Francesco Ghiaccio presenteranno il film nelle scuole casalesi Sobrero, Leardi e Balbo.

CASALE MONFERRATO – Sarà proprio Casale Monferrato a ospitare questa sera l’anteprima nazionale del film “Un Posto Sicuro”. Ambientato e girato proprio nella città monferrina, il lavoro del regista Francesco Ghiaccio racconta la storia del rapporto tra un padre e un figlio. Eduardo e Luca si ritrovano dopo tanto tempo in una circostanza drammatica, sullo sfondo di una città impegnata nella ricerca di riscatto e giustizia alla vigilia della sentenza del Processo Eternit. L’appuntamento è alle 21, a Cinelandia, saranno presenti il regista e il cast del film, con gli attori Marco D’Amore, Giorgio Colangeli e Matilde Gioli. Un posto sicuro sarà proiettato a Casale anche martedì e mercoledì. Il 3 dicembre uscirà nelle altre sale cinematografiche italiane. CLICCA QUI per prenotare il biglietto

“In calce alla prima pagina – racconta D’Amore – abbiamo voluto scrivere la frase delle madri di Plaza de Mayo:l’unica battaglia che non si vince è quella che si abbandona. E noi questa battaglia non l’abbandoniamo. Perché il posto sicuro del titolo sia un riparo non solo per il corpo ma anche per l’anima”.

“Sono nato a Torino ma cresciuto ad una manciata di chilometri da Casale, dove tutt’ora risiedo – spiega Francesco Ghiaccio. Questa è una storia che parla di rinascita, di vite che si rimettono in moto e danno un senso al proprio esistere, sullo sfondo di una città che cerca giustizia”.