3 Agosto 2016
22:00
La popular brasileira degli Asuma Brazilian Quartet a Summer Red Note
ALESSANDRIA – C’è una celebre frase che afferma “Il jazz è l’unica musica in cui la stessa nota può essere suonata notte dopo notte, ma ogni volta in modo diverso”. Queste le parole di Ornette Coleman, sassofonista americano considerato il padre del free jazz, che rendono appieno l’essenza di un genere musicale dalle infinite sfumature sonore.
Sarà infatti il variegato suono jazz nella sua veste popular brasileira, a riecheggiare ad Alessandria giovedì 4 agosto in occasione della rassegna Summer Red Note. Protagonisti dell’appuntamento jazzistico che si svolgerà come sempre nel dehor situato nello spazio antistante l’Hotel Alli Due Buoi Rossi di via Cavour saranno gli Asuma Brazilian Quartet, un gruppo dall’articolato repertorio, frutto dello stupore e della ricerca nei meandri della storia della musica brasiliana.
All’aperto sotto il cielo stellato il quartetto porterà al pubblico quelle perle anche sconosciute ai più, spaziando dagli anni sessanta ad oggi, permettendo così ad appassionati e curiosi di scoprire le composizioni del Brasile più nero e dei suoi stati più interni. Inoltre, a partire dalle 20, chi vorrà allietare non solo l’animo ma anche il palato potrà approfittare di una deliziosa proposta gastronomica, curata dal ristorante stellato I Due Buoi, che prevederà un piatto degustazione e un drink, creati in esclusiva per l’occasione. Il costo per la serata (degustazione + concerto) sarà di 20 euro a persona. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà all’interno dell’hotel.
Gli Asuma Brazilian Quartet nascono nel 2006 e il nome, ispirato ad un quadro di michael müller, indica “un rituale con piante e bevande a base di erbe, quando la luna mostra un grande cortile illuminato” ed è in lingua zuruahà, una piccola tribù di indios che vive in una regione di montagna dello stato brasiliano dell’amazonas, coperto in prevalenza dalla imponente foresta amazzonica.
Le lingue di queste tribù di indios sono ricche di definizioni e di termini per indicare la natura, rivelando a noi occidentali, abituati ad una definizione scientifica del mondo creato, una inaspettata varietà e valenza poetica. L’Amazzonia è stata scelta per la sua capacità di portarci alle radici della storia del Brasile, poiché così come la sua foresta è un bene indispensabile da conservare, lo è anche la sua musica, più varia ed interessante di quanto si possa immaginare, da diffondere come cultura e a cui approcciarsi con curiosità e rispetto.
Così è nato il progetto Asuma, ideato da Alessandro Fassi, amante da sempre di questa musica, che ha dentro di sé non solo la sapienza nera, ma anche quella europea e quella degli indigeni, le cui contaminazioni hanno nel tempo contribuito a regalare una musica multiforme grazie alla quale è facile trovarsi catturati da ritmiche straordinarie ed estremamente vive, unite a concezioni armoniche che le accomunano al mondo del jazz, pur essendo musica popolare, la cosiddetta musica popular brasileira.
La bellezza di questa vera e propria “arte del suono” viene ancora più valorizzata dai testi delle canzoni, scritti da autentici poeti che hanno accompagnato i grandi compositori e la cui opera ricopre oggi un ruolo molto significativo nella letteratura brasiliana. Originariamente nati come quintetto con la chitarra, strumento cardine della musica brasiliana, dal 2008 gli Asuma Brazilian Quartet si presentano in quattro: Enzo Antonicelli voce, Fabio Gorlier al pianoforte, Alessandro Fassi al basso elettrico e Massimiliano Simini alla batteria.
Info:
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