Autore Redazione
sabato
28 Gennaio 2017
08:00
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Eventi - Alessandria

Debutta all’Ambra “Un leggero malessere” di Pinter della Compagnia dell’Ambra

La regista Daniela Tusa racconta i lati inquietanti del drammaturgo britannico
Debutta all’Ambra “Un leggero malessere” di Pinter della Compagnia dell’Ambra

ALESSANDRIA – “Con Pinter si scende negli abissi del senso tragico dell’uomo, è vasta la voragine che si apre all’interno di questi dialoghi così fragili”. Così la regista Daniela Tusa parla diUn leggero malessere” del drammaturgo Harold Pinter, atteso spettacolo della Compagnia dell’Ambra in collaborazione con I Pochi, sabato 28 gennaio al Teatro Ambra. L’appuntamento è un fuori cartellone che va ad arricchire la rassegna Ambra Brama di Musica & Teatro ed è, per la regista, anche formatrice della Scuola di Teatro I Pochi, la realizzazione di un progetto nel cassetto da molti anni.

L’occasione per l’allestimento del testo  è stata una precisa richiesta dei protagonisti . “Sono loro ad aver scelto me”, racconta Daniela Tusa, spiegando come è nato lo spettacolo. Tutto è partito dagli attori Maurizio Pellegrino e Claudia Chiodi, che, dopo aver lavorato insieme in Carnaio, nelle vesti rispettivamente di regista e di interprete,  le hanno chiesto di dirigerli su un testo di Pinter.

“Il leggero malessere è sempre in Pinter l’incomunicabilità”, spiega la regista, “una coppia di marito e moglie, Edward (Maurizio Pellegrino) e Flora( Claudia Chiodi) ,  sposati da tanti anni,  passa il tempo parlando di niente. C’è un disagio di fondo che non permette loro di dirsi delle cose, lo stesso disagio di chi, dopo tanti anni, crede di non essere più originale per l’altro”.

L’inquietudine stagnante è rappresentata concretamente da un personaggio esterno (interpretato da Marcello Barbera), che i protagonisti spiano in continuazione. È un venditore di fiammiferi sinistro, vestito con un passamontagna, benché sia  estate, ed  Edward, esasperato, decide di invitarlo in casa. Entrambi i coniugi tentano un approccio con lo sconosciuto, che resta muto di fronte alle loro confessioni di verità e frustrazioni fino allora taciute, diventandone il catalizzatore. Il finale riserva una sorpresa, dopo un crescendo di tensioni finalmente rivelate.

E’ un testo sagace, che senza ironia non si potrebbe affrontare e non potrebbe essere realistico. Nelle parole che Pinter mette in bocca ai suoi personaggi c’è tutto, viene voglia di minimizzare e togliere tutti gli orpelli per concentrare. Da quello che i personaggi dicono capiamo tutto quello che ci serve”. Il tema della cecità è ricorrente in Pinter e anche qui il leggero malessere si accompagna ad un fastidio agli occhi. “Nel finale Edward fa riferimento al fatto di vederci ancora bene nonostante gli anni. La cecità è fino ad allora, fino a quando lui tira fuori tutto quello che ha dentro, che lo fa soffrire. E’ il discorso dell’apparenza e della realtà.  Si è ciechi di fronte alla realtà e si accetta l’apparenza, o almeno ci si convince che sia la realtà possibile”.

Come sempre, nel drammaturgo britannico, una commedia apparentemente leggera svela tantissimi lati, come la commedia della vita con il suo lato tragico. “Mi auguro che il pubblico provi un leggero malessere”, scherza Daniela Tusa, “Mi dicono che non faccio niente per essere rassicurante, ma penso che l’arte non debba rassicurare come le coperte di pile o come gli amici e penso che dovremmo avere il coraggio di proporre qualcosa di difficile. La vera natura del teatro non è solo il divertimento, ma porre delle domande che devono circolare come la libertà di pensiero e, in questo, Alessandria ha una grande risorsa, una parte intellettuale molto sviluppata” .

La traduzione del testo è di Marcello Barbera, le musiche J. S. Bach. L’ingresso costa 10 euro, ridotto 8 e lo spettacolo inizia alle ore 21

Per info Tel. 0131 252079

Per consultare la stagione principale e quella AMBRA OFF – www.dlfal.it. www.facebook.com/teatroambra.bramaditeatro

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