Autore Redazione
martedì
5 Settembre 2017
01:00
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Politica - Alessandria

Bargero sull’emergenza idrica: “Stato di calamità”. Berutti: “Nuovi invasi”

I commenti dell'onorevole del Partito Democratico e del consigliere regionale di Forza Italia.
Bargero sull’emergenza idrica: “Stato di calamità”. Berutti: “Nuovi invasi”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – L’emergenza siccità che ha colpito la provincia ha allarmato anche la classe politica. L’onorevole del Partito Democratico Cristina Bargero ha sottolineato la necessità che il governo dichiari lo stato di calamità per la provincia di Alessandria.

Mi farò parte attiva perché il governo appoggi a richiesta dello stato di calamità per l’emergenza idrica nella provincia di Alessandria” ha dichiarato Bargero, a sostegno della proposta del vice presidente della provincia di Alessandria che ha richiesto lo stato di calamità per l’emergenza idrica che sta colpendo l’alessandrino “A causa dell’emergenza idrica, le spese sostenute dalle imprese agricole e dai gestori del servizio idrico sono diventate insostenibili, per questo il riconoscimento dello stato di calamità da parte del governo è una priorità di cui mi farò portavoce. È evidente, però, che oltre alla gestione dell’emergenza, dell’immediato, occorre pensare a una programmazione strutturale di investimenti per nuovi invasi (Bric Berton ad esempio) e infrastrutture, dando la priorità a quelle zone del territorio più vulnerabili quali la Val Bormida per poi intervenire progressivamente su quelle più esposte. In attesa di investimenti strutturali, è necessario che il governo riconosca lo stato di calamità per il nostro territorio, già compromesso da questo periodo di siccità.”

Il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Berutti, ha invitato la giunta regionale “a farsi carico dell’emergenza siccità che sta colpendo vaste aree del Piemonte e in particolare la provincia di Alessandria“. Per Berutti però non basta chiedere lo stato di calamità ma è fondamentale anche “mettere in cantiere anche tutte quelle opere necessarie per prevenire e scongiurare il ripetersi di tali fenomeni: dalla realizzazione di nuovi invasi ad una ottimizzazione della raccolta delle acque“.

Conclude Berutti: “È evidente che oggi il nostro territorio ha bisogno di risorse visto che l’attività di Amag per la distribuzione dell’acqua ha un costo che si ripercuote sui bilanci comunali e che la siccità ha creato ingenti danni. Il cambiamento climatico che stiamo vivendo va però governato e non subito assumendo anche in Piemonte le migliori pratiche che vengono adottate in tutto il mondo contro questi mutamenti del tempo“.

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