31 Gennaio 2018
13:40
Il Coisp contro il Governo dopo il rinnovo del contratto
ROMA – “Ma quale storico risultato nel rinnovo del contratto? Ma quale aumento di 132 euro mensili? Ma quale glorioso impegno da parte del Governo per le Forze di Polizia? Sono tutte menzogne. I 450mila lavoratori del Comparto Sicurezza e difesa apparentemente elogiati in occasione dell’accordo siglato nella notte di venerdì al ministero della Funzione pubblica sono stati in realtà ancora una volta umiliati, calpestati nella propria professionalità, offesi nella propria dignità, senza alcun ritegno, senza che si sia in concreto riconosciuto alcun valore alla specificità del loro lavoro. Il rinnovo del contratto, doveroso e ineludibile dopo nove anni di illegittimo blocco, non è affatto un risultato di cui gioire come alcuni vergognosamente non esitano a fare per mero opportunismo politico. E’ un contratto per noi povero di diritti, povero di denari, povero di tutele, povero di risorse, che in concreto, al netto di tutto, si tradurrà in un aumento mensile di circa 40 euro. Ciò significa 1 euro al giorno in più, dopo nove anni, per donne e uomini che rischiano la vita quotidianamente e che sono chiamati a carichi psico-fisici di lavoro e a condizioni esistenziali inimmaginabili per qualsiasi altro lavoratore. Una vergona senza fine”.
Così Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la sottoscrizione al ministero della Funzione pubblica dell’accordo negoziale riguardante le Forze armate, di sicurezza e di polizia, siglato alla presenza dei ministri competenti: Minniti per gli Interni, Madia per la Funzione pubblica, Pinotti per la Difesa, Orlando per la Giustizia; il sottosegretario Baretta per l’Economia e il sottosegretario Rughetti che ha la delega dal Governo alla trattativa. “Di fronte alle sfacciate menzogne del Governo – insiste Pianese – che rappresenta al pubblico attraverso i media fatti così irreali da non essere sostenuti neppure dal contratto che i suoi rappresentanti hanno sottoscritto nella notte di venerdì, e che ha raccolto una sottoscrizione ‘estorta’ al Coisp, lanciamo una sfida al confronto, aperto, quando e dove sarà stabilito. Sempre che qualcuno abbia il raggio di far emergere la verità”.