Autore Redazione
lunedì
11 Novembre 2013
00:00
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Politica - Alessandria

La risposta del sindaco di Casale Palazzetti ai manifesti del centrodestra

La risposta del sindaco di Casale Palazzetti ai manifesti del centrodestra

Cgil, Cisl e Uil, tramite una lettera inviata da Cesare Ponzano, Giuseppe Gandini e Alberto Pavese, hanno invitato i Comuni della provincia a fermare gli aumenti della Tares per proteggere i redditi dei lavoratori e dei pensionati. La nuova Tassa sui Rifiuti vedrà la sua applicazione con il saldo da versare a dicembre e, secondo le tre sigle, rappresenta “un altro punto critico nel rapporto con i cittadini. I lavoratori e i pensionati della provincia, già alle prese con la crisi e con la diminuzione dei redditi e di conseguenza i consumi, a luglio hanno  già subito un pesante aumento dell’Irpef deciso dalla Giunta Regionale .

L’entrata in vigore della Tares, decisa dal Governo Monti con meccanismi di calcolo immodificabili, come quello dello 0,30 euro per mq. fa si che i Comuni debbano adottare aumenti rispetto alla tassa sui rifiuti (Tarsu – TIA) pagata lo scorso anno. I rincari, hanno aggiunto Cgil, Cisl e Uil, colpiranno in modo particolare le utenze domestiche, “in una progressione insopportabile, per le famiglie ed i nuclei più numerosi, con incrementi fino al 90%”.

“Quasi a sancire l’iniquità della legge” hanno poi chiosato i sindacati, “34 categorie non-domestiche (tutte le attività produttive e commerciali) su 39, si vedranno ridurre l’imposta in modo anche significativo rispetto alla TARSU dell’anno 2012”.

Le tre sigle hanno quindi chiesto ai Comuni della provincia di prevedere una agevolazione del 10% sul tributo per i tutti i nuclei familiari superiori a 5 e 6 componenti, residenti in alloggi  fino a un massimo di 80 mq.. Questa categoria, hanno spiegato le parti sociali, sarà infatti la più colpita dalla nuova tassa sui rifiuti e dovrà fare i conti con aumenti tra il 60 e il 90%;

Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre sollecitato un sistema di agevolazioni per la Tarsu e un uno sconto per le fasce Isee del 30% – 35% (con l’attivazione dell’accertamento automatico della dichiarazione) e di costituire un fondo per i lavoratori dipendenti ed i pensionati che restituisca parte del tributo a partire dai redditi più bassi;

Queste, hanno concluso le tre sigle, sarebbero delle prime misure  di compensazione, insufficienti  senza una modifica radicale della legge, ma utili comunque a sgravare, almeno in parte, pesanti oneri sui cittadini.

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