Autore Redazione
lunedì
11 Giugno 2018
01:30
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Politica - Valenza

Valenza in prima fila per trovare una casa a chi è in difficoltà

Per la prima volta assisterà le famiglie che non hanno i requisiti per poter essere inserite nelle graduatorie per gli alloggi popolari
Valenza in prima fila per trovare una casa a chi è in difficoltà

VALENZA – Valenza vuole dare una mano alle persone in difficoltà. Lo fa mettendo in rete più realtà che siano in grado di rispondere a esigenze primarie come la casa. Si tratta di un progetto che per la prima volta assisterà le famiglie che non hanno i requisiti per poter essere inserite nelle graduatorie per gli alloggi popolari ma pur sempre in condizioni di povertà o di sofferenza. Il Comune sarà il promotore del servizio coinvolgendo i privati che vogliano concedere, a un canone calmierato, i propri appartamenti in locazione.

Il progetto che ha come obiettivo il benessere abitativo, l’integrazione sociale, soluzioni a emergenze e potenziamento dello sportello casa, è stato creato in collaborazione con Associazione ISES, Azimut Cooperativa Sociale, i privati e gli operatori dei servizi sociali oltre all’assessorato ai servizi sociali. “Quella cui ci rivolgiamo è una categoria fragile che non ha interlocutori – ha spiegato l’assessore Costanza Zavanone. Non immaginavo avesse queste dimensioni ma l’esperienza diretta ha svelato l’urgenza di questo problema. Questa è una categoria molto silenziosa che tende a vivere in privato la difficoltà ma è una questione che dobbiamo affrontare e questo è stato un mio cruccio fin da quando ho iniziato il mio mandato.”

L’housing sociale valenzano si rivolgerà a tutti quei cittadini che non rientrano nelle graduatorie per l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), una fascia di persone che dal raggiunto benessere, negli ultimi anni è entrata progressivamente nella cosiddetta “zona grigia”, subendo le conseguenze della crisi strisciante (fra questi: soggetti in condizione lavorativa critica, disoccupati e pensionati, persone sole over 40, coppie ultrasessantacinquenni senza figli, coppie con figli in età infantile e famiglie mono genitoriali).

Lo sportello cercherà di agevolare la ricerca di una casa attraverso una mediazione tra domanda e offerta. Nella pratica, l’housing sociale valenzano prevede che i partner sociali (sindacato, Sunia, patronato e ASL) segnalino all’ufficio casa, all’interno del Centro Comunale di Cultura di piazza XXXI Martiri, i casi potenzialmente inseribili nel progetto, la commissione ne definirà l’idoneità, dando il via libera all’ufficio casa di individuare con i referenti dei proprietari le modalità operative per l’individuazione della casa e la sistemazione nell’arco di 6/12 mesi, a prezzo calmierato.
I beneficiari potranno usufruire di una serie di servizi, ad esempio: incontri per migliorare la gestione del bilancio famigliare, segnalazione delle opportunità offerte dagli enti formativi territoriali e l’accompagnamento agli incontri, stimolazione alla partecipazione di attività aggregative (soprattutto per gli anziani) e la definizione, in accordo col Comune, di attività di restituzione sociale e l’accompagnamento nell’individuazione di soluzioni abitative.
Attraverso colloqui di conoscenza e approfondimento della situazione dei beneficiari, il progetto prevede un affiancamento ai cittadini coinvolti, offrendo orientamenti nella scelta dell’appartamento adatto alle esigenze, ma anche all’individuazione di possibili aiuti per il pagamento del canone, la facilitazione nella gestione dei rapporti condominiali, sostegno psicologico e un generale aiuto a individuare strumenti operativi idonei a ricreare fiducia nei cittadini caduti in una condizione sociale nuova, che li trova impreparati.
Valenza Social Housing intende creare una politica attiva di housing che sensibilizzi i privati a mettere a disposizione i propri alloggi sfitti, allargando la base dei soggetti partner del progetto. Il progetto mira anche ad aumentare il numero di appartamenti a disposizione per i cittadini in difficoltà. Fra gli obiettivi del progetto vi è anche la formazione di trenta famiglie e il coinvolgimento di altre associazioni, superando le criticità dovute all’iniziale diffidenza verso il progetto da parte dei proprietari di case sfitte e l’attuale mancanza di un fondo di garanzia, proponendo soluzioni di canone che creino un fondo per la mutualità sociale.
I cittadini che intendono ottenere un appuntamento presso lo “Sportello Casa” aperto ogni mercoledì mattina (9.30 – 12) presso il Centro Comunale di Cultura, devono inoltrare la propria domanda al seguente numero: 0131-949209 (segreteria particolare del Comune di Valenza). Il progetto Valenza Social Housing vede fra i soggetti promotori: Comune di Valenza, Associazione ISES, Cooperativa Azimut e coinvolge: CGIL-SPI, Sunia, Barbara Rizzi (Studio Coggiola), Studio Amministrativo Laura Zeme e APS Centro Incontro Valenza.

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