15 Novembre 2018
05:25
Mozione pro vita: Locci non arretra. Pd e M5S: “Si dimetta”
ALESSANDRIA – Nessun passo indietro sulla mozione pro vita. Anche dopo la dura contestazione del collettivo Non Una di Meno che mercoledì sera ha impedito l’inizio della seduta del Consiglio Comunale, il presidente dell’aula Emanuele Locci è pronto ad andare avanti sul provvedimento a favore delle associazione anti abortiste.
“Mi sono confrontato anche con Oria Trifoglio, prima firmataria della mozione insieme al sottoscritto, il nostro orientamento è andare avanti” ha sottolineato Locci “non rinunceremo al nostro diritto democratico di presentarla. Non è stato possibile iniziare la seduta a causa di questi ripetuti tumulti. Ho provato a invitare i manifestanti al silenzio ma inutilmente. Ho poi chiesto di far sgombrare il loggione ma le forze dell’ordine non ci sono riuscite, a causa del loro numero esiguo e per il fatto che alcuni manifestanti hanno fatto resistenza, non volendo andarsene. Il regolamento impone di iniziare entro 30 minuti dalla convocazione, non è stato possibile. Tecnicamente il consiglio comunale non è nemmeno iniziato, è stato impedito”.
Partito Democratico e Lista Rossa, insieme al Movimento 5 Stelle, hanno chiesto le dimissioni dello stesso presidente del Consiglio Comunale di Alessandria. “Il suo ruolo gli impone di garantire tutti ma con questa mozione immonda ha messo in crisi l’istituzione del Consiglio Comunale e della presidenza“ ha sottolineato Rita Rossa a nome del Pd e della Lista Rossa “Locci non è riuscito a garantirne lo svolgimento e ha assunto atteggiamenti provocatori. E la mozione che ha presentato non è stata nemmeno condivisa nell’assemblea dei capigruppo”.
“Questo è quello che si ottiene quando si fanno le cose sulla pelle delle donne” le parole del capogruppo Pd Paolo Berta “Locci ha avvelenato il clima. Chissà cosa succerebbe se la prossima volta arrivassero persone a favore di questa mozione, a stretto contatto con chi la contesta”.
“Locci ha agito contro le istituzioni, andando oltre i suoi poteri” ha aggiunto Marica Barrera, della Lista Rossa. “Ha messo in cattiva luce il consiglio comunale” la posizione di Michelangelo Serra, capogruppo del Movimento 5 Stelle “se non riesce a garantirne l’ordine gli consigliamo di dimettersi. Difficile in casi come questo mantenere il suo doppio ruolo di Presidente e di capogruppo di Alessandria Migliore”.
“Una mozione non può mai essere una provocazione” la risposta di Locci “e poi io l’ho presentata non da presidente del Consiglio ma da capogruppo di Alessandria Migliore”.
Nel frattempo la nuova seduta del consiglio comunale si terrà il prossimo lunedì, alle 20.30. “In quell’occasione ci saranno più forze dell’ordine che garantiranno l’avvio dei lavori” ha sottolineato Locci.
Intanto i manifestanti di mercoledì sera sono stati identificati dalle forze dell’ordine e saranno denunciati. Con tutta probabilità sarà a loro contestato il reato di interruzione di pubblico servizio.
Nei numeri la mozione pro vita sembra comunque avere la strada segnata: la quasi totalità degli esponenti di Lega e Forza Italia hanno infatti espresso la loro contrarietà. “Non mi trova d’accordo, mi affido al rispetto della legge 194” ha sottolineato lo stesso sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco. “Nel merito di questa mozione sono d’accordo con voi” aveva detto sotto Palazzo Rosso l’assessore leghista alle Pari Opportunità Cinzia Lumiera, rivolta a Non Una di Meno “rischiamo di tornare indietro di 50 anni”.
Fanno eccezione, nei partiti di maggioranza, le posizioni del capogruppo leghista Evaldo Pavanello e dell’azzurro Carmine Passalacqua, che hanno firmato la mozione a titolo personale, imitati da Giuseppe Bianchini, di SiAmo Alessandria e da Piero Castellano, di Fratelli d’Italia.
“SiAmo Alessandria deciderà questo giovedì sera quale posizione ufficiale prendere” ha invece sottolineato l’assessore Giovanni Barosini “fino a ieri sera non ne avevamo ancora parlato perché sapevamo che non si sarebbe discussa in consiglio. In ogni caso è un tema che attiene alla sfera individuale di una persona, c’è libertà di coscienza. Cosa ne penso io? Prima di esprimermi preferisco confrontarmi coi consiglieri. La mozione merita comunque un approfondimento”.
“Lega e Forza Italia sono contrarie? Invito i consiglieri a leggere meglio la mia mozione” la risposta di Locci “non si tratta di un provvedimento contro la legge 194. Anzi, chiediamo che venga applicata. Mi riferisco alle campagne per informare la donna sulla possibilità di proseguire la sua gravidanza. Nelle città in cui questa mozione è stata presentata Lega e Forza Italia hanno detto sì, basti anche pensare che viene sostenuta a livello nazionale dal ministro Fontana e dal parlamentare Pillon, entrambi leghisti, dalla capogruppo dei 5 Stelle al Senato e dalla capogruppo Pd nel consiglio comunale di Verona”.
Lega e Forza Italia hanno comunque stigmatizzato l’aspra contestazione che ha di fatto stoppato il regolare svolgersi dei lavori dell’aula. “Come detto sono contrario a questa mozione ma non sono d’accordo sul fatto che sia stato impedito di presentarla” ha sottolineato il sindaco Cuttica di Revigliasco. “Siamo delusi perchè ieri sera sono stati commessi dei reati” le parole del vice sindaco Davide Buzzi Langhi, di Forza Italia “la protesta è lecita ma fino a un certo punto. Un conto è ritardare l’inizio del consiglio ma poi i lavori sarebbero dovuti cominciare. Siamo arrivati a un punto inaccettabile”.