Autore Redazione
lunedì
19 Novembre 2018
05:15
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Politica - Alessandria

Trifoglio su mozione pro vita: “Nelle premesse qualcosa da discutere”

Alle 20.30 il consiglio comunale con la nuova protesta di Non Una di Meno. "Pronta al confronto con loro" ha sottolineato l'esponente del Quarto Polo che ha precisato di aver firmato a titolo personale
Trifoglio su mozione pro vita: “Nelle premesse qualcosa da discutere”

ALESSANDRIA – Nuovo round sulla mozione pro vita, ad Alessandria. Dopo che le accese proteste di mercoledì scorso hanno bloccato l’inizio del consiglio comunale, stasera alle 20.30 è in programma una nuova seduta. Il collettivo Non Una di Meno tornerà ad alzare la voce a Palazzo Rosso per invocare il ritiro della mozione. Le attiviste lo hanno ribadito domenica sera in occasione della fiaccolata nelle vie del centro.

Questa volta, rispetto a qualche giorno fa, si siederà nel suo scranno anche l’altra prima firmataria del documento, Oria Trifoglio. Ai microfoni di Radio Gold l’esponente del Quarto Polo ha subito precisato che il movimento preciserà meglio la sua posizione in merito e che ha quindi firmato a titolo personale: “Una scelta che non mi ha affatto spiazzato” ha sottolineato la stessa Oria Trifoglio a Radio Gold il Quarto Polo è trasversale e ha al suo interno molte sensibilità e non tutte sono d’accordo. Quando ho firmato non mi sono confrontata con tutti e me ne sono fatta carico da subito personalmente”.

La scorsa settimana Trifoglio era all’estero e ha sentito da lontano l’eco delle polemiche: “Sono rimasta disorientata dalla violenza di questa reazione, si tratta di comportamenti che escono da un confronto civile tra opinioni diverse. L’aborto scatena spesso reazioni violente ma sulla mia posizione immagino non ci fossero dubbi anche prima. Io sono sempre stata favorevole alla 194 ma al tempo stesso obiettrice di coscienza, come prevede la legge. Nel mio reparto l’abbiamo sempre rispettata, compresi gli anni in cui ero responsabile“.

Perché quindi firmare questa mozione? Spesso le donne sono costrette a interrompere la gravidanza per motivi socio economici. Con questa mozione si vuol dare loro una opportunità di portare avanti la gravidanza. Non ho nessuno altro fine, solo dare opportunità alla donna. Questa mozione è una apertura nei confronti della continuazione della gravidanza, poi sulla sua applicazione e realizzazione io sono aperta al dialogo e al confronto. Parliamo di rinforzare i consultori, ormai sono inadeguati. Insomma è tutto da verificare e programmare. Nella 194 si fa riferimento specifico alle associazioni di volontariato in favore della vita, per questo la mozione è andata verso quella direzione. Dopo 40 anni a mio avviso la 194 non garantisce tutto questo. E’ aperta a chi ha già deciso di interrompere la gravidanza ma non c’è spazio di confronto con chi deve ancora decidere, magari pensando di fare una scelta diversa. Non ci sono i supporti e non ci sono stati in questi anni”.

Oria Trifoglio ha poi accennato ad alcuni punti della premessa della mozione da verificare e sui quali ha una idea diversa: “Parlo della pillola Ru 486. A chi ha scelto già di interrompere la gravidanza ho sempre consigliato questo metodo, meno traumatico, lo dico da tecnico. Evita eventuali danni che potrebbero derivare da una operazione chirurgica. Quando la donna decide di interrompere entro le sette settimane la pillola è sempre stata applicata. Insomma, su alcuni punti della premessa sono sicuramente pronta a parlare e discutere“.

Se fossi diventata sindaco il mio stipendio sarebbe stato impegnato in un progetto a favore della maternità. Non mi discosto da questo” ha concluso E questa sera sono disponibile a un confronto con chi verrà a protestare, il dialogo aiuta sempre. Anzi, su questi argomenti il confronto mi è stato negato. Durante la campagna elettorale c’era chi, a sinistra, mi definiva “ostinatamente obiettrice di coscienza, candidata nel giorno delle donne”, questo è stato l’approccio nei miei confronti da parte di certi ambienti. Ribadisco, non ho fini politici o partitici, il Quarto Polo resta un movimento civico e locale”.

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