Autore Redazione
venerdì
16 Novembre 2018
19:18
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Politica - Alessandria

Partito Democratico contro la mozione pro vita: “Sosteniamo la protesta”

"Garantiremo l'impegno per evitare colpi di mano, ponendo un argine a questa deriva oscurantista"
Partito Democratico contro la mozione pro vita: “Sosteniamo la protesta”

ALESSANDRIA – Già mercoledì sera i consiglieri comunali avevano invocato le dimissioni del presidente Emanuele Locci. Giovedì sera la Direzione Provinciale del Partito Democratico ha ribadito il suo no alla mozione pro vita.

Del tutto coerente con iniziative simili prese in varie città italiane governate dal centrodestra, la mozione Locci-Trifoglio è un ulteriore tentativo di stravolgere la legge 194 a tutela delle donne. E’ in atto un progetto del governo nazionale per smantellare le leggi di civiltà e progresso di questo Paese. Minare la legge 194 significa indurre le donne che decidano di abortire a pratiche pericolose ed illegali al di fuori del sistema del servizio sanitario nazionale e delle sue garanzie.

Il Partito democratico della provincia di Alessandria sta seguendo con grande attenzione e apprensione quanto sta succedendo nel capoluogo per effetto della mozione presentata dai consiglieri comunali Locci e Trifoglio in relazione alla legge 22 maggio 1978, n.194 (recante “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”).

La legge 194 costituisce uno dei passaggi fondamentali di evoluzione civile del Paese e nacque da un altissimo ed equilibrato compromesso tra tutte le forze sostenitrici. Frutto di grandi battaglie civili, venne approvata con un’imponente mobilitazione popolare che resistette con un netto successo anche alla prova referendaria, promossa dai contrari dopo l’approvazione parlamentare.

Nonostante la chiara volontà della maggioranza degli italiani, le minoranze contrarie hanno continuato a combattere in forma indiretta e sotterranea contro l’aborto, cercando di svuotare surrettiziamente la norma. Questa guerra sotterranea fa si che a quarant’anni dalla sua adozione, il pieno accesso all’interruzione volontaria di gravidanza come prevista dalla legge resti ancora da garantire del tutto.

È importante ricordarlo, per chiarire perché il PD guardi con assoluto allarme ad ulteriori tentativi di compromettere le garanzie che stanno alla base del sistema costruito dalla 194. E questo a prescindere dal grande impegno che il PD ha dedicato tutte le volte che ha governato alla tutela della famiglia, dei figli e della genitorialità.
Secondo la libera associazione italiana ginecologi per l’applicazione della legge 194 (Laiga), nel 2017 solo il
59% degli ospedali italiani prevede il servizio di interruzione volontaria di gravidanza, in particolare per quanto riguarda i casi successivi al terzo mese. Il numero di obiettori di coscienza tra il personale medico italiano è in media del 70%. (In Gran Bretagna è del 10%, in Francia del 7%, zero in Svezia) La percentuale degli obiettori è aumentata del 12% negli ultimi dieci anni, arrivando a punte di oltre il 90% in Molise, Trentino-Alto Adige e Basilicata.

Sono dati impressionanti, che dimostrano come la 194 sia comunque sempre sotto attacco, nonostante il suo fondamentale impatto nel sottrarre le donne che decidano di abortire a pratiche pericolose ed illegali al di fuori del sistema del SSN e delle sue garanzie.

In questo quadro già difficile, la svolta politica segnata con le recenti elezioni sembra aver dato il via ad una nuova serie di attacchi, anche diffusi sul territorio, alle garanzie della legge 194. La mozione Locci-Trifoglio è del tutto coerente con iniziative simili prese in varie città italiane governate dal centrodestra. Ed è un ulteriore chiaro tentativo di stravolgere la legge 194, una legge di civiltà e di tutela delle donne. Il tutto si lega ad un progetto del governo nazionale per smantellare molte leggi di civiltà e di progresso di questo Paese.

Per questo, il PD della provincia di Alessandria non può che esprimere la massima vicinanza alle associazioni e ai cittadini tutti che in questi giorni stanno manifestando pacificamente contro un disegno che reputiamo sbagliato, controproducente e pericoloso. Con loro, anche da semplici cittadini, manifestano nostri militanti e nostri iscritti.

La legge 194 non richiede di essere depotenziata e ulteriormente indebolita, ma casomai, al contrario, impone scelte coraggiose per la sua piena applicazione, come il contrasto al fenomeno dell’obiezione di coscienza che, oltre certi limiti, rende quasi impossibile garantire la pratica abortiva in molte strutture pubbliche. Per questo, il Partito Democratico parteciperà ad ogni civile manifestazione di dissenso rispetto a quanto sta avvenendo nella nostra provincia sostenendo la protesta, e garantirà l’impegno dei propri gruppi consiliari perché si evitino colpi di mano e si ponga un argine a questa deriva oscurantista.

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