Autore Redazione
mercoledì
20 Maggio 2015
22:00
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Politica - Alessandria

Il decreto rimborsi fa infuriare i pensionati, venerdì in presidio di fronte alla Prefettura

Il decreto rimborsi fa infuriare i pensionati, venerdì in presidio di fronte alla Prefettura

ALESSANDRIA – Oltre al danno, una “doppia beffa” per i pensionati italiani colpiti dall’illegittimo blocco della perequazione. I contenuti del decreto legge che recepisce, in minima parte, la sentenza della Consulta hanno fatto infuriare i pensionati.  Se da un lato c’è l’amarezza di chi avrà un “rimborso” nettamente inferiore alla somma tagliata dagli assegni pensionistici, dall’altra c’è l’arrabbiatura di chi non vedrà arrivare neppure un centesimo. Lo Stato, come annunciato dal Premier Renzi e dal Ministro Padoan restituirà solo 2,1 milioni di euro rispetto ai 18 che sarebbero necessari per rimborsare tutti i pensionati. Chi riceverà “il bonus” lo troverà già calcolato nell’assegno pagato il 1 agosto dall’ente previdenziale. Chi percepisce una pensione da 1750 euro lordi dovrebbe trovare 750 euro netti in più. Una cifra comunque molto più bassa di quanto gli sarebbe spettato. Via, poi, alla discesa verso lo “zero spaccato” che si vedranno accreditare gli italiani con pensioni da 3200 euro lordi. Inutile sperare in altro denaro. Quello di agosto sarà il solo e unico “bonus”, anche se dal 2016 dovrebbero scattare i nuovi adeguamenti all’inflazione che dovrebbero andare da 60 a 180 euro all’anno.

Già di per sé la strada tracciata dal Governo Renzi non è che possa far spuntare un sorriso sul volto di chi si è visto negare un diritto, ma alla parzialissima risposta arrivata dal Governo si aggiunge il fatto che è stata decisa “senza il minimo confronto con le organizzazioni sindacali”. E’ proprio questo l’aspetto che più di tutti ha fatto uscire il fumo dalle orecchie ai sindacati dei pensionati, ha spiegato Marino Boido dello Spi Cgil a nome anche dei colleghi di Cisl e Uil. “E’ ovvio che l’aspetto economico è importante, ma quello che ci fa infuriare è che il Governo non ha minimamente tenuto in considerazione il ruolo dei sindacati dei pensionati. Nessuno ci ha convocato per sentire le nostre proposte e decidere come riparare al guaio che hanno fatto. Noi non chiediamo di dare tutto a tutti, ma vogliamo essere ascoltati perché con la scusa che il Paese è nei casini alla fine vengono sempre a toccare le pensioni”. Determinati a farsi sentire, i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil venerdì si raduneranno dalla 12.30 di fronte alla Prefettura di Alessandria per poi consegnare un documento al Prefetto. “Noi vogliamo di discutere della perequazione delle pensioni, da quale gradino partire. Non pretendiamo tutto, ma di dire la nostra al Governo”.

Tatiana Gagliano

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