Autore Redazione
domenica
5 Luglio 2015
22:00
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Politica - Casale Monferrato

“Nessun profugo alla Caserma Bixio”. Il sindaco di Casale risponde ai consiglieri Capra e Riboldi

“Nessun profugo alla Caserma Bixio”. Il sindaco di Casale risponde ai consiglieri Capra e Riboldi

CASALE MONFERRATO – Il sindaco di Casale, Titti Palazzetti, proprio non ci sta a essere accusata di aver fatto cadere “un inopportuno silenzio” su un ipotetico utilizzo della caserma Bixio per l’accoglienza dei profughi nella città monferrina.  I due consiglieri d’opposizione Federico Riboldi di Fratelli d’Italia ed Emanuele Capra della Lega Nord, nei giorni scorsi,  hanno infatti visto un possibile collegamento tra le dichiarazioni dell’Assessore Regionale all’immigrazione, Monica Cerutti, sull’utilizzo “di una struttura militare dismessa fuori dalla provincia di Torino” e i lavori di manutenzione nella struttura casalese. Temendo un eventuale uso anche della Caserma Mazza, i due consiglieri d’opposizione  hanno quindi presentato un’interrogazione urgente per avere risposte dalla Giunta casalese.

La Regione, ha chiarito il sindaco Titti Palazzetti  “sta cercando una soluzione che non è Casale Monferrato” . L’utilizzo della Bixio e della casermette per l’accoglienza dei profughi  è “impossibile” ha aggiunto il primo cittadino, perché le  strutture sono “inagibili”. “Il Demanio sta intervenendo alla Bixio per mettere in sicurezza un cornicione  pericolante e per ripulire le casermette in grave stato di abbandono. Interventi che non hanno nulla a che vedere con l’arrivo di profughi come mi ha personalmente confermato il dottor Fusaro, funzionario del Demanio”. L’amministrazione, ha aggiunto Palazzetti, ha sempre comunicato con trasparenza tutte le informazioni relative all’accoglienza dei profughi in città, anche in un incontro pubblico al Salone Tartara. “I profughi vengono mandati dalle Prefetture e dal Ministero dell’Interno senza che i sindaci possano dire nulla e ben dovrebbero saperlo i consiglieri Capra e Riboldi, nella passata amministrazione membri della Giunta Demezzi che fu la prima ad accogliere i profughi dell’operazione “Mare Nostrum“. Attualmente abbiamo 45 profughi gestiti dalla Prefettura e dalla cooperativa Senape, lo stesso numero di persone che c’era all’epoca della passata amministrazione. I profughi sono ospitati in case di privati, cui viene regolarmente corrisposto l’affitto, ma non dal Comune, che non spende e non riceve neppure un centesimo su questa vicenda”.

Oltre ai profughi, ha aggiunto il sindaco, a Casale ci sono poi 8 rifugiati politici, già sotto la protezione del Ministero dell’Interno “che sono però questione ben diversa dai profughi“. “Io non ho mai taciuto nulla e detto sempre la verità, anche sulla questione caserme – ha aggiunto Palazzetti – Riboldi e Capra sanno bene che in Comune sono disponibili tutti gli atti e i documenti e  io stessa ho rilasciato più volte dichiarazioni sulla questione e lo stesso ha fatto l’assessore Ornella Caprioglio. Adesso – ha concluso il sindaco di Casale –  è ora di finirla con questo allarmismo inutile. Il sindaco è una istituzione che obbedisce alla leggi dello Stato e devo dire che sono contenta di obbedire a norme che non lasciano morire le persone in mare, anche se, ovviamente, mi auguro possano essere presi al più presto seri provvedimenti per risolvere l’emergenza profughi”.

 Tatiana Gagliano

 

 

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