Autore Redazione
giovedì
16 Luglio 2015
22:00
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Politica - Alessandria

Di nuovo “a secco” le casse di Atm. I sindacati minacciano lo sciopero e il Comune mette una “pezza”

Di nuovo “a secco” le casse di Atm. I sindacati minacciano lo sciopero e il Comune mette una “pezza”

ALESSANDRIA – Tira di nuovo una brutta aria all’interno della partecipata alessandrina del settore trasporto Atm. Pagata a  giugno la mole di rate che pesano sull’azienda, Atm questo mese è di nuovo con l’acqua alla gola. Problemi di liquidità che  rischiano di impattare sulle buste paga dei circa 220 lavoratori. Mercoledì l’azienda ha infatti informato proprietà e sindacati della mancanza di risorse per far fronte a stipendi e quattordicesime. Una comunicazione che ha fatto subito saltare dalla sedia  Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Silt che, abbandonato il tavolo, si sono subito messi in modalità “combattimento”, avviando la prima fase delle procedure di raffreddamento.

Già mercoledì, però, il Presidente Atm, Gianfranco Cermelli, aveva  incassato l’impegno dell’assessore alle finanze di Palazzo Rosso, Giorgio Abonante a cercare risorse da trasferire alla partecipata. Denaro che è stato poi effettivamente trovato e girato all’azienda, come ha poi comunicato giovedì il sindaco Rita Rossa:”l’amministrazione ha dato disposizione alla propria Tesoreria per un pagamento di spettanze dell’azienda pari a 600.000 euro al fine di sopperire alle necessità di cassa e garantire le spettanze mensili dei lavoratori”. 

L’iniezione di liquidi dovrebbe aver assicurato il regolare pagamento della mensilità dei lavoratori. Anche le quattordicesime dovrebbero essere versate, ma con modalità che verranno illustrate lunedì ai sindacati. Dopo l’avvio delle procedure di raffreddamento, Atm ha infatti fissato un incontro per lunedì pomeriggio con le parti sindacali.  “L’azienda ci ha convocati alle 14 e mi auguro che per allora si sia trovata una situazione – aveva  spiegato a Radio Gold il segretario Uiltrasporti, Alessandro Porta, prima della comunicazione del sindaco. “Atm – ha evidenziato il sindacalista –ha una sofferenza economica di 1 milione e 50 mila euro a fronte di un capitale sociale ormai ridotto a soli 93 mila euro.  La situazione è drammatica e capisco le difficoltà dell’azienda, costretta a  rispettare pesanti scadenze con Inps o Agenzia delle Entrate. Non tocca più ai lavoratori, però, fare sacrifici“. A fine giugno ha ricordato il sindacalista, si è conclusa la cassa integrazione attivata nell’inverno del 2013. Il ricorso all’ammortizzatore sociale, ha aggiunto Porta, è stato però solo uno dei “sacrifici” fatti da i dipendenti Atm che, “per mantenere in piedi l’azienda” hanno anche accettato l’azzeramento dello straordinario, il ridimensionamento dei livelli stipendiali e una profonda riorganizzazione interna. “I lavoratori hanno fatto di tutto per far risparmiare Atm. Ora tocca alla proprietà dare in qualche modo ossigeno alla partecipata e garantire stipendi e quattordicesime“.

Adesso, quindi, bisognerà attendere lunedì per capire se i sindacati accetteranno l’accordo sulle quattordicesime che verrà proposto da Atm o decideranno di muovere il secondo passo verso lo sciopero.  

 

 

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