Autore Redazione
mercoledì
5 Agosto 2015
22:00
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Politica - Valenza

A Valenza disavanzo da 8 milioni e mezzo: “si parte col freno a mano, ma guardiamo avanti”

A Valenza disavanzo da 8 milioni e mezzo: “si parte col freno a mano, ma guardiamo avanti”

VALENZA – “Si ricomincia da zero“, ma comunque con il “freno a mano tirato“. La nuova giunta di Valenza ha compiuto il riaccertamento straordinario dei residui scoprendo “un disavanzo di 8 milioni 462.606 euro“. Per essere molto prosaici questo vuol dire che se il consiglio comunale approverà l’indirizzo presentato ieri in conferenza stampa dalla giunta, la copertura del disavanzo, come prevede la legge, verrà ripartito in 30 anni e il Comune quindi dovrà accantonare ogni anno circa 300 mila euro per colmarlo.

Come spiegato dal sindaco Gianluca Barbero sono state riaccertate “tutte le voci, capitolo per capitolo. Un lavoro impegnativo che ha portato all’accertamento di un valore complessivo importante che impegnerà per i prossimi 30 anni la distribuzione di questo importo”. “Si parte ora, grazie alla legge 118/2011 – ha illustrato ancora Barbero – con una operazione che vuole riportare tutti i Comuni italiani nella linea delle luce, della trasparenza. Il riaccertamento dei residui è impegnativo e ci mette nella condizione di riaccertare una difficoltà oggettiva, testimoniata dai numeri, ma noi comunque vogliamo considerarla una opportunità. È la nostra prima operazione e ora facciamo da spartiacque tra una modalità di gestione portata avanti per tanti anni e che ora deve essere diversa. Stiamo cercando di dare credibilità e trasparenza all’azione del bilancio pubblico”.

Nel passivo individuato figura anche la difficile situazione delle partecipate vista la loro passività potenziale, pari a 958.382 euro suddivisa in 527.403 euro di Amv spa, 160 mila euro di Amv srl e 240 mila euro di Valenza Reti spa. “Il percorso individuato dalla giunta – ha spiegato il sindaco Barbero – pone le basi per chiudere i loro bilanci e definire tutte le partite rimaste indeterminate in questi anni visto che l’ultimo allineamento delle municipalizzate avvenne nel 2009“. L’amministrazione vuole quindi ripartire da un anno zero in tutti i sensi, contemplando in questo scenario anche le partecipate: “intendiamo questa operazione come uno sguardo verso il futuro. Noi crediamo nelle aziende e vogliamo darle la possibilità di rimettersi in rotta e di poter guardare al futuro. Per questo nei prossimi mesi saranno al centro delle nostre attenzioni“.

Come spiegato dall’assessore Massimo Barbadoro l’amministrazione intende mettere al centro “la trasparenza, un tema essenziale che ci permette di avviare una fase nuova”. La nuova fase permetterà di avviare “un confronto chiaro con i cittadini per cercare di spendere nel modo migliore le risorse che l’amministrazione ha e non ha“.

E infatti il disavanzo da 8 milioni 500 mila euro di certo rappresenta “un bel freno a mano” per la nuova amministrazione che sperava di trovare una situazione “più leggera, ma fa parte del cammino che abbiamo intrapreso. Chiediamo ai cittadini di avere pazienza perché abbiamo una visione di questa città che spiegheremo alla città. Crediamo possa farcela con le risorse che ha“. Il disavanzo cambia almeno in parte il disegno iniziale perché “affrontiamo una criticità maggiore – ha concluso il sindaco. Stiamo rincorrendo i problemi ma il lavoro che stiamo facendo ci permette di gestire questo passaggio difficile. La volontà è quella di guardare avanti. Il documento in questione costituisce uno spartiacque che testimonia la volontà di cambiare indirizzo.”

Fabrizio Laddago

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