Autore Redazione
martedì
22 Settembre 2015
09:02
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Politica - Casale Monferrato

Lavagno scrive a Chiamparino e Saitta: “Sulla sanità casalese serve un confronto politico e pubblico”

Lavagno scrive a Chiamparino e Saitta: “Sulla sanità casalese serve un confronto politico e pubblico”

CASALE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera che l’onorevole casalese del Partito Democratico, Fabio Lavagno, ha scritto al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e all’assessore Antonio Saitta, in merito al delicato tema della sanità casalese. “Ho voluto riportare le preoccupazioni relative alla sanità casalese al Presidente Chiamparino e all’Assessore Saitta, destinatari di una mia lettera che invita ad un serrato confronto su questi temiha detto Fabio Lavagno “Le preoccupazioni e il senso di smarrimento relative, in particolare al futuro dell’Ospedale Santo Spirito, mi sono state riportate in forma piuttosto diffusa da amministratori, operatori sanitari e cittadini. Ritengo apprezzabile il secondo comunicato diffuso la scorsa settimana da parte dell’Assessore alla Sanità (si legga QUI), perché in attesa di essere “tradotto” in atti da parte dell’ASL, richiama ad una specificità sul reparto oncologico. Non posso non sottolineare, però, come questo non sia che un aspetto che investe il futuro del presidio ospedaliero di Casale, classificato oggi come DEA di I livello, ma che per essere mantenuto con questo ruolo nei prossimi anni, necessita di adeguate scelte aziendali anche riferite alle politiche sul personale. Sono convinto che solo un serio confronto con le Amministrazioni locali possa invertire la tendenza che al termine “riorganizzazione” si associ l’idea di un impoverimento dei servizi e delle prestazioni. 

Ecco il testo della lettera:

Vi scrivo per rappresentare una profonda inquietudine presente a Casale e nel Monferrato relativa alle vicende sanitarie, all’offerta di prestazioni e servizi che fanno riferimento, in particolare, al ruolo futuro del presidio ospedaliero S. Spirito. In questi giorni di presenza sul territorio ho avuto modo di raccogliere voci di un profondo smarrimento tra amministratori locali, operatori sanitari e cittadini. Ho avuto modo di apprezzare, anche pubblicamente, le parole di rassicurazione relative al reparto di oncologia nell’attesa che vengano “tradotte” e mantenute negli atti aziendali.

Penso, tuttavia, che vi sia molto lavoro da svolgere per risaldare la fiducia di un territorio, che almeno dalla provincializzazione delle ASL ha progressivamente perso ruolo e capacità di servizi in campo sanitario, situazione resa ancor più pesante dalla specificità del territorio e dalla mancata compensazione, negli scorsi anni, dall’offerta del trasporto pubblico, che è stato invece via via impoverito. Non sfugge certamente, a voi come a molti, che oncologia sia un aspetto del problema e non esaustivo del ruolo futuro dell’Ospedale Santo Spirito, in particolare, come DEA di I livello e del suo mantenimento in questo ruolo e di come incideranno le scelte aziendali in questo senso.

Non voglio certamente iscrivermi alla lunga schiera di chi usa argomenti contingenti per speculazioni politiche, ma sono fermamente convinto che le scelte che interessano un territorio, l’accesso ai servizi e la loro universalità non possono non appartenere al dibattito politico e pubblico. Per queste ragioni, confidando nella vostra sensibilità derivante dalle passate esperienze di amministratori locali, vi invito ad un serio confronto in primis con i Sindaci del Monferrato, per loro specifica funzione, e quindi anche forma più larga con i cittadini.

Certo che accoglierete questo mio invito, vi ribadisco la mia disponibilità ad approfondire il confronto qualora lo riteniate utile.

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