Autore Redazione
sabato
29 Luglio 2023
20:10
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Politica - Alessandria

Aperto per Cultura. Il Pd bacchetta Roggero: “Si indigna ma ha qualche buco di memoria”

Aperto per Cultura. Il Pd bacchetta Roggero: “Si indigna ma ha qualche buco di memoria”

ALESSANDRIA – Dopo la replica dell’assessore al Commercio, Giovanni Berrone, anche il Pd cittadino e i consiglieri comunali del Partito Democratico di Alessandria hanno risposto all’affondo del Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Mattia Roggero, rispetto al rinvio dell’edizione 2023 di Aperto per Cultura. L’indignazione dell’oggi consigliere d’opposizione, per il Pd pecca, infatti, di qualche “buco di memoria”.

“Già – scrivono Gruppo Consigliare e Partito cittadino del Pd – perché appena 12 mesi fa ci saremmo trovati ad anticipare questa discussione se il Sindaco Abonante non avesse lavorato per trovare le risorse per l’edizione del settembre 2022, giacché il giovane ex assessore al commercio non aveva stanziato risorse per l’evento, né impostato il percorso amministrativo per garantirle”.

Il Partito Democratico ricorda quindi la conferenza stampa pre elettorale, del maggio 2022, quando venne annunciato un format provinciale con eventi e calendario di Aperto per Cultura in ogni città centro-zona della provincia “con tanto di benedizione dell’Assesora regionale che prometteva 300mila euro ad Alexala, che come è noto non può fare gestione di eventi, che avrebbe dovuto essere il punto organizzativo e di raccordo per l’intero evento”.

“Tutto naufragò – si legge ancora nella nota – e il tempo impiegato ad immaginare l’impossibile fu sottratto alla programmazione. Tanto che la giunta Cuttica non fece nemmeno la Festa di Borgo Rovereto, parte della quale fu recuperata a settembre con il concerto di Fresu in ricordo di Mariella Bertolotti. Fu una corsa contro il tempo quella che si dovette fare da luglio in poi, dopo l’insediamento di Abonante. Fu la volontà del Presidente Vittorio Ferrari, della Direttrice Alice Pedrazzi e di Ascom che con il Sindaco, la Vicesindaca Marica Barrera e l’Assessore Enrico Mazzoni lavorarono all’organizzazione una volta reperite le risorse che Roggero non aveva stanziato. E già in quell’occasione fu preso l’impegno di ripensare la manifestazione ridandole profilo culturale e programmazione coerente con il salto di qualità che merita. Una scelta condivisa con Ascom per assecondare quel progetto e quella visione in virtù dei quali Alessandria può tornare al suo ruolo di Capoluogo. Una visione che trova respiro nei progetti culturali, in parte in continuità amministrativa, e nelle scelte strategiche di sviluppo economico e infrastrutturale, cito ad esempio il rilancio dello scalo, la logistica, il secondo ponte sul Bormida e l’ospedale, che la giunta Abonante sta portando avanti. Tutti argomenti degni di riflessioni o proposte che in un anno non abbiamo mai visto da parte di Roggero. Infine, a proposito di vuoti di memoria, è il caso di ricordare come nel 2016, anno della prima edizione, la Lega avesse confezionato critiche pesanti che nel 2017 sfociarono nella dichiarazione che i tavoli in piazza e la musica non servono a rilanciare la città. Non solo ma in coerenza con tutto ciò, fra i primi atti della giunta Cuttica ci fu l’abbandono del protocollo di collaborazione con Siracusa, città dove nel maggio 2017 ci fu un’edizione di Aperto per cultura curata da Ascom, dagli operatori e dalle aziende alessandrine e infine la non prosecuzione del progetto di rigenerazione, curato dall’Architetto Angelo Patrizio è inserito in un protocollo Anci/Confcommercio. L’edizione del settembre 2017 fu fortemente voluta da Ascom e già impostata dall’iniziativa di maggio. Il rapporto con Siracusa fu mantenuto per la collaborazione fra le due Associazioni di Confcommercio e la manifestazione perse una parte importate e la centralità dell’aspetto culturale. Ora siamo ad un passaggio che potrà essere efficace se ci sarà la collaborazione critica e propositiva di tutti, in un’idea comune e di comunità che può essere terreno di confronto fra visioni diverse per arricchire la sintesi di una proposta rinnovata. Caro Mattia Roggero non sarebbe più stimolante guardare e osservare la luna anziché curarsi del dito che la indica?”.

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