A Valenza l’ambasciatore della Sierra Leone, sindaco: “Nostre scuole orafe pronte ad accogliere i vostri giovani”
VALENZA – L’auspicio è che sia solo l’inizio di una proficua collaborazione. Visita istituzionale a Valenza, questo martedì, dell’ambasciatore della Sierra Leone in Italia Baryoh M’Baimba Lamin. Il diplomatico è stato accolto a Palazzo Pellizzari dai massimi vertici cittadini e del territorio. “Con l’Italia sento una connessione speciale” ha sottolineato l’ambasciatore africano. La Sierra Leone vanta un mercato fiorente sul fronte dei diamanti, dell’oro, della bauxite e del rutilo. Prima di arrivare a Palazzo Pellizzari, Baryoh M’Baimba Lamin ha visitato l’azienda Target: “Ho apprezzato tutti i vari passaggi: dalla lavorazione del materiale grezzo al design dei gioielli fino alla realizzazione pratica. Sono stupito di come gli orafi riescano con le loro mani a creare dei pezzi di così alto valore e di così grande bellezza. L’obiettivo di questa visita” ha continuato l’ambasciatore “non è esportare materiali dal nostro paese ma importare macchinari, conoscenze, artigiani e capacità. La Sierra Leone è il principale esportatore di oro del mondo. Ora l’obiettivo del nostro governo non è più quello di vendere la propria ricchezza al miglior offerente ma creare posti di lavoro. La nostra è una popolazione giovane e vogliamo creare un nuovo settore dell’industria in loco. Voi avete la tecnologia, noi abbiamo i materiali: insieme possiamo lavorare bene e molto facilmente”.
A breve, inoltre, sarà formalizzato un gemellaggio tra Valenza e una città della Sierra Leone: “Lo accetteremo con orgoglio” ha sottolineato soddisfatto il primo cittadino Maurizio Oddone “siamo sempre stati una città inclusiva e accogliente. Continueremo a esserlo sempre. Aspettiamo i vostri giovani qualora volessero formarsi nei nostri laboratori. Questo è solo il primo passo di una collaborazione che confido possa continuare. Metteremo a disposizione le nostre capacità, le nostre aziende, le scuole orafe. Sarete sempre i benvenuti”. Oddone ha poi stigmatizzato il comportamento dei cosiddetti “leoni da tastiera”: “Chi continua a denigrare e a non amare la nostra città deve capire che Valenza è apprezzata in tutto il mondo e dall’estero chiedono espressamente di venire qui”.
La visita dell’ambasciatore si è poi arricchita di una tappa in Monferrato: Baryoh M’Baimba Lamin si è recato a Fubine, accolto dal sindaco Lino Pettazzi e dal collega di Altavilla Massimo Arrobbio. Il diplomatico ha visitato un infernot e il giardino pensile di Parco Bricherasio.