Autore Redazione
giovedì
3 Novembre 2022
05:26
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Calcio - Casale Calcio - Casale Monferrato

Crisi Casale Fbc, la giunta Riboldi batte il tempo alla proprietà: “Fiducia finita, basta prese in giro”

Crisi Casale Fbc, la giunta Riboldi batte il tempo alla proprietà: “Fiducia finita, basta prese in giro”

CASALE – Se entro un paio di settimane i proprietari della squadra di calcio del Casale Fbc non avranno ottemperato agli obblighi previsti dalle convenzioni, il Comune revocherà la gestione del campo Natal Palli, di quello di Casale Popolo e del Bianchi a Oltreponte. Questa la deadline fissata dal sindaco, Federico Riboldi, e dall’assessore allo Sport, Luca Novelli, nei confronti del presidente Servetti e del vice presidente Console, a fronte della grave crisi societaria che da mesi i nerostellati stanno soffrendo, con debiti non estinti verso la prima squadra, il settore giovanile e i fornitori.

“Abbiamo incontrato i vertici a Torino” ha sottolineato ieri il sindaco Federico Riboldilo abbiamo fatto per delineare con chiarezza la situazione. Ci sono fornitori che hanno avviato il pignoramento delle quote destinate alla gestione del campo. Abbiamo riportato lo stato di agitazione dei giocatori, derivato dal mancato pagamento delle spettanze salvo un simbolico acconto a inizio stagione. Ci hanno rassicurato rispetto al pagamento di giocatori e fornitori. Alcuni acconti ai fornitori sarebbero stati versati. Non siamo però contenti del modus operandi della proprietà, chiediamo di dialogare con chi si assume un impegno concreto. Ci auguriamo che tutto si possa risolvere e chiediamo maggior attenzione: tutte queste problematiche e questi ritardi creano danni all’immagine della società, alla serenità dello spogliatoio. Vorremmo per il futuro lasciarci alle spalle chi si avvicina al Casale senza rendere conto a nessuno. L’auspicio è che chi ha contratto debiti li salderà ma per il futuro servono scelte magari meno ambiziose ma più concrete. Vogliamo meno promesse e tanta concretezza, una gestione attenta e oculata della società. La mia speranza è che almeno buona parte dei crediti venga coperta, altrimenti dovremo fare una nuova rifondazione della società. La situazione è molto critica, mi ero illuso che fosse la volta buona. Il settore giovanile, in particolare, è la parte più preoccupante: ci sono 240 ragazzi, loro sono la priorità, servirà massima tutela”.

“Rispetto alla convenzione manterremo il massimo rigore. Entro il 30 novembre la proprietà dovrà pagare una quota ai tesserati che, in caso contrario, potranno ritenersi liberi di andare altrove. Ma a nostro avviso la situazione si può risolvere in 15 giorni. In caso contrario la convenzione sarà revocata, il Comune non erogherà i poco più di 40 mila euro previsti e potrebbero scattare delle sanzioni. L’auspicio è che, per il futuro, possa emergere un gruppo locale. La squadra, eventualmente, potrebbe continuare ad allenarsi ma pagando una quota. La società non gestirebbe più il campo sportivo Palli che, ricordiamo, è di proprietà comunale”.

“Non credevo di trovarmi in questa situazione, che mette in difficoltà lo svolgimento della stagione della prima squadra e l’immagine del Casale, verso i creditori e per quello che ruota attorno al Casale anche come settore giovanile” ha aggiunto l’assessore Luca Novellipiù volte abbiamo avuto un confronto con la società, alla fine della scorsa stagione le problematiche erano state risolte. Per ora, però, non ci hanno rassicurato, non ce l’abbiamo con la società ma chiediamo risposte per la città, per i tifosi, per i creditori e per i giocatori. La dirigenza deve dimostrare un cambio di rotta. Per quanto mi riguarda non ho più fiducia in questa dirigenza. Ora basta proclami o rassicurazioni, abbiamo ricevuto più volte lettere di creditori e rappresentanti dello staff che rimarcavano queste problematiche. Tutto questo è inaccettabile. So che la scorsa stagione sono stati investiti molti soldi ma ora non ci si può tirare indietro. Ripeto, per quanto mi riguarda i rapporti con l’attuale vertice si sono incrinati, visto che dopo tanti confronti e rassicurazioni non abbiamo avuto risposte. Oggi non nutro più fiducia. La revoca della concessione sarebbe l’extrema ratio ma non vogliamo essere presi in giro, è da tre mesi che continuo a sentire proclami. Vogliamo delle risposte”.

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