Autore Redazione
sabato
14 Maggio 2016
23:04
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Altri Sport - Valenza

Boxe: “Devil Inside” Randazzo manda quasi all’inferno De Donato. Ma per i giudici non basta ed è pareggio

Boxe: “Devil Inside” Randazzo manda quasi all’inferno De Donato. Ma per i giudici non basta ed è pareggio

MILANO – Un pareggio che sa di beffa. Ma per Luciano Randazzo il sogno del titolo italiano dei superleggeri è solo rimandato. Al teatro Principe di Milano il pugile valenzano ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto. Le braccia al cielo del suo avversario, Renato De Donato dopo il verdetto di parità, sono parse ai più un grosso sospiro di sollievo per il pericolo scampato. Per l’atleta della Pugilistica Valenzana, invece, resta il grande rammarico per una decisione più che opinabile da parte dei giudici.

Fin dalle prime riprese Randazzo è rimasto fedele al suo soprannome: un “Devil Inside” pronto a scatenarsi e a portare i suoi colpi precisi e potenti contro un De Donato in palese difficoltà. La maggior esperienza del “Chirurgo”, infatti, non si è vista: spesso il milanese ha provato a contenere col jab l’impeto del giovane sfidante ma senza riuscirci. Il primo destro terrificante di Randazzo arriva alla seconda ripresa, alla terza De Donato viene chiuso all’angolo e annaspa.  Anche nel quarto round è Lucio a prendere l’iniziativa, ad avere gli occhi della tigre. Randazzo è consapevole dei suoi mezzi e di avere in pugno l’avversario, tanto da alzare le spalle quasi a volergli dire: “Tanto non mi fai male”. Sembra lui il veterano, nonostante i sei anni di differenza in favore del milanese, costretto anche a incassare una provocatoria “linguaccia” da un Randazzo nettamente superiore dal

punto di vista mentale. “E’ un gesto che serve a caricarmi, non a sfottere l’avversario” spiegherà poi Randazzo ai microfoni Rai.  Nel quinto round la musica non cambia ed è emblematico il commento del grande Nino Benvenuti, su Rai Sport: “De Donato è spaestato e rinunciatario, messo in difficoltà dall’aggressività di Randazzo” dice il campione olimpico di Roma ’60. Al sesto round Randazzo abbassa anche la guardia, in segno di sfida. De Donato risponde ma viene sbattuto alle corde con un sinistro d’incontro devastante. “De Donato è in difficoltà nel portare i suoi colpi con precisione” aggiunge ancora Nino Benvenuti durante la settima ripresa. Il “Chirurgo” prova a sfruttare le sue lunghe leve ma anche nell’ottavo round Randazzo piazza due destri in pochi secondi. Un altro colpo del valenzano arriva pieno a bersaglio, proprio sul gong del nono round. De Donato si difende come può, piazza qualche destro ma senza mettere mai in seria difficoltà l’avversario. 

 

Anche per questo stupisce che uno dei tre giudici gli abbia assegnato la vittoria per 96-94, per il secondo, invece, il punteggio è lo stesso, ma a favore di Randazzo, 95-95 per il terzo.

“Non sono arrabbiato, sono deluso” ha detto Randazzo ai microfoni della Rai “mi aspettavo di vincere. Col mio allenatore Adriano Gadoni ci siamo preparati benissimo, accelerando sempre al termine di ogni round. Ringrazio lui e tutta la mia famiglia che mi sta sempre vicino. E’ stata comunque una bellissima serata. Voglio incontrare di nuovo De Donato per dimostrare che sono il più forte.”

“Ho faticato a prendere le misure nelle prime riprese” ha detto De Donato “piano piano, però, ce l’ho fatta e alla fine mi aspettavo di vincere. Avrei potuto combattere in modo più incisivo ma ho concluso in crescendo.” De Donato si è poi detto pronto ad affrontare di nuovo Randazzo: “Starò più attento a non farmi sorprendere dalle sue sfuriate.”

Francesco Conti

 

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