Autore Redazione
giovedì
20 Agosto 2015
20:41
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Tempo Libero

Vernazza, una tavolozza di colori a picco sul mare

Vernazza, una tavolozza di colori a picco sul mare

VERNAZZA – L’Italia, è proprio vero, è una tela variopinta di paesi, borghi e paesaggi incantevoli. Luoghi dal fascino celato, arroccati su rocciosi monti, immersi in verdi e pianeggianti pianure, specchiati sulle rive dei laghi o bagnati dalle acque cristalline del mare. Magiche cittadine ricche di bellezze culturali, storiche e artistiche da far invidia a tutto il mondo. Tra i borghi più belli all’interno del colorato mosaico che va a comporre il Bel Paese si trova Vernazza. Il piccolo e suggestivo paese spezzino, stretto tra il mare e la roccia delle Cinque Terre, inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia ed insignito della bandiera arancione del Touring Club Italiano, fa parte anche del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Inoltre l’artistica cittadina detiene il singolare primato di rappresentare una delle località più cliccate sul web. I tipici terrazzamenti e il paesaggio incontaminato a picco sul mare fanno infatti di Vernazza la regina indiscussa dei borghi italiani, almeno per la rete.

Vernazza, forse é il più spettacolare borgo marino delle affascinanti Cinque Terre, con le sue ripide scoscese, le terrazze coltivate a vite, e l’azzurro del mare che si confonde con i colori del cielo. La sua piccola baia, le sue case arroccate multicolori, i suoi stretti vicoli che scendono nella piazzetta davanti al porticciolo e le spiagge, Vernazza, dal 1997 dichiarata dall’Unesco ‘patrimonio dell’umanità’, si dice prenda l’etimologia dal nome dalla vernaccia, vino del territorio, altri da Vulnetia, famiglia latifondista del territorio. E’ dalla sottomissione dei signori del luogo a Genova nel 1207 che la sua storia di porticciolo naturale prese il via diventando importante punto d’appoggio della città marinara, godendo della prosperità del mare, del commercio, un sito che per la sua conformazione, inerpicata sulla roccia difficilmente la rendeva attaccabile. 

L’incantevole nucleo si concentra e si dipana con case torri, logge, porticati scendendo verso il piccolo porto che nella bella stagione ospita barche di piccola e media lunghezza, ed é il profilo del castello Doria, con il suo torrione cilindrico che si erge nell’estremità del promontorio e crea di fatto il porticciolo naturale. Dall’alto, percorrendo i famosi senteri costieri o ‘carugi’ quello per Corniglia e per Monterosso é possibile godere di spettacoli mozzafiato, emozionanti, tra profumi di rosmarino, di uliveti, salsedine e limoni. Magica nel suo isolamento che permette traffico solo pedonale, dotata di confort via mare e via ferroviaria, presenta una pregiata qualità di accoglienza turisitica, con alberghi, affittacamere, bed &breakfast, locali tipici , ideale per brevi e lunghi permottamenti e in tutte le stagioni. Arrivando dal mare, la piazzetta di Vernazza ci viene incontro allargando le braccia e il porticciolo dove già i Romani venivano a caricare le anfore di Vernaccia, sembra accoglierci dentro “u cantu de musse”, l´angolo delle chiacchiere: ancora oggi si chiama così questo slargo dove, in faccia al Mediterraneo, la vita può ritornare alla sua dimensione più vera, quella dell´abbandono, della confidenza. Su questa piazza c´è una chiesa che pare sfidare i flutti del mare. A spiccare incontrastata sulla piazza è proprio questa chiesa dedicata a S. Margherita di Antiochia, dalla caratteristica torre a pianta ottagonale e alta 40 m, che più che un campanile sembra un minareto e dal particolare ingresso posto nell´abside anziché nella facciata. Splendido poi il cilindrico torrione d’avvistamento dell’antico castello Doria che,incornicia il porticciolo. Lo storico torrione quadrato è il testimone superstite delle antiche fortificazioni genovesi in funzione anti-corsara. Per il resto, Vernazza, oltre alle tipiche case a schiera dei borghi marinari, germogliate l´una dall´altra in funzione difensiva, presenta nella parte alta dell´abitato loggiati, porticati, vicoli stretti e ripidi sormontati da archi collegati con scale che conducono ad altre scale. I carruggi illuminati dal sole e le case sembrano quasi bramare l´acqua, sporgersi e tuffarsi dentro di essa. Dalla piazzetta si diramano sentieri tra i più belli delle Cinque Terre, in particolare quelli che conducono al santuario della Madonna di Reggio, sorto nel sec. XI, con la sua Madonna nera che si vuole portata dai Crociati, e a quello di S. Bernardino, da cui si gode un panorama che spazia dalla Corsica alle Alpi Marittime. 

Nel borgo di Corniglia, raggiungibile attraverso un sentiero panoramico, è da vedere la chiesa di S. Pietro di aspetto gotico-ligure, con fonte battesimale del XII sec. e facciata con rosone in marmo bianco di Carrara. Intorno, vegetazione mediterranea, cielo, mare e la chiara felicità della riviera.

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