Vogherese ko ad Albenga, Barranco e Masetti trascinano i padroni di casa

ALBENGA (CN) – La Vogherese perde di misura ad Albenga, subendo il secondo ko consecutivo. I rossoneri partono subito male, subendo due gol in rapida successione da Barranco, capocannoniere del campionato. La reazione arriva nella ripresa, con il gol su rigore di Giglio, ma poco dopo arriva il gol di Masetti che chiude i giochi. Nel finale arriva anche il quarto gol di Likaxhiu.

La partita inizia subito con un’occasione per l’Albenga, con Barranco che anticipa Tota in uscita ma mette a lato. Due minuti dopo, l’attaccante argentino riceve la torre di Di Stefano e deposita in rete da due passi. All’11’ ancora Barranco, approfitta di un errore di De Angelis per presentarsi a tu per tu con Tota e batterlo sul secondo palo.

La Vogherese reagisce al 16′ con la punizione dal limite di Barisone su cui Facchetti è chiamato agli straordinari per respingere in tuffo. Al 26′ girata di Balesini in mischia troppo centrale per impensierire il portiere. I padroni di casa sono sempre insidiosi in ripartenza, al 28′ è Di Stefano a deviare sottomisura sul cross di Nesci ma Tota è bravo a chiudere in angolo.

Al 36′ Occhipinti si gira in un fazzoletto e calcia verso la porta trovando una deviazione col braccio di un difensore, che il direttore di gara punisce col calcio di rigore. Sul dischetto va Giglio che incrocia col mancino battendo Facchetti. Al 41′ ospiti vicini al pareggio con la punizione dal limite di Giglio che sorvola di poco la traversa.

A inizio ripresa comincia meglio l’Albenga, come era avvenuto nella prima frazione: al 50′ cross di Nesci per l’inserimento dalle retrovie di Masetti che di testa realizza il 3-1. Al 62′ occasione per Boloca che s’inserisce da dietro e riceve in area ma alza sopra la traversa. Al 74′ lancio millimetrico per Di Stefano che gira al volo ma trova la grande respinta di Tota.

Al 78′ uno scatenato Nesci serve il terzo assist di giornata, stavolta per Likaxhiu che disegna una parabola perfetta sul secondo palo che bacia il palo e s’insacca alle spalle di Rota.