Autore Redazione
sabato
20 Gennaio 2024
05:26
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Politica - Lombardia

Sanità: Bertolaso presenta Piano socio sanitario Lombardia, ‘missione invecchiamento sano’

Sanità: Bertolaso presenta Piano socio sanitario Lombardia, ‘missione invecchiamento sano’

LOMBARDIA – “Individuare una prospettiva sui prossimi 20 anni è il vero problema, non solo della Regione, ma di tutto il Paese. Sappiamo che ci sarà un continuo e progressivo invecchiamento della popolazione e dobbiamo fare in modo che le persone abbiano il minor numero di problemi sanitari possibile. Solamente garantendo stili di vita corretti possiamo andare a diminuire le spese sanitarie e contemporaneamente continuare a garantire assistenza di qualità eccellente alle categorie più fragili. La chiave è prevenzione“. È questo il tema principale su cui ha messo l’accento l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, nel presentare alle Commissioni Sanità e Sostenibilità sociale del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, il Piano socio sanitario regionale (Pssr) 2023-2027.

I punti di forza della Lombardia sono quelli di poter contare su una struttura sanitaria regionale che è tra le più avanzate e più efficienti del Paese e su un personale sanitario di primo livello competente, impegnato e appassionato. I problemi li conosciamo bene, li stiamo affrontando e, ne sono convinto, li risolveremo“, ha aggiunto l’assessore.

Il Piano socio sanitario, ha evidenziato la presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi (Fdi), apporta “non solo un miglioramento nell’erogazione dei servizi, ma anche una visione strategica del concetto di benessere, qualità della vita e ambiente circostante, puntando sull’elemento centrale, che è la prevenzione. Ciò porta a una minore domanda presso le strutture, con miglioramento dei tempi e delle prestazioni erogate“. Si parla anche di “One health, approccio integrato, sistemico, finalizzato a un equilibrio sostenibile tra salute delle persone, animali ed ecosistema, strettamente collegati e interdipendenti. Mi auguro che la delibera delle Regole di prossima emanazione possa dare piena attuazione a questi principi e indirizzi, per un continuo miglioramento del sistema sanitario territoriale a vantaggio dei cittadini e dei più fragili“.

Il piano presentato dall’assessore sarà certamente oggetto di approfondimento nel percorso in Commissione – ha rimarcato il presidente della Commissione Sostenibilità sociale Emanuele Monti (Lega). Sarà mio impegno aprire le porte del Consiglio regionale a chi chiede maggiore salute e tutela per i più fragili in un iter di audizioni che dovranno avere un percorso partecipativo su temi chiave quali la disabilità, il sistema sociosanitario e le Rsa, ma anche un rafforzamento dei consultori per il diritto alla vita e il contrasto alle droghe e dipendenze“.

Lo scenario in cui si muove il Pssr 2023-2027? Il primo nodo è il progressivo invecchiamento della popolazione: dal 2020 al 2040, gli ultra 85enni passeranno dal 3,6% all’8%. Dall’altro lato c’è la forte riduzione della natalità (dal 2015 al 2019 si è ridotta del 3,5%) e c’è un aumento del numero di famiglie unipersonali. Aumentano anche gli indicatori di fragilità: 3,1 milioni di cittadini hanno almeno una condizione cronica, 672mila lombardi hanno limitata autosufficienza, dal 4% al 38% dei cittadini vive in un ambiente sociale disagiato. L’evoluzione della complessità clinica della popolazione lombarda prevede che entro il 2050 ci sarà un aumento di 662.696 cittadini che avranno necessità di cure, da un quadro clinico di lieve intensità alla necessità di cure intensive. Ciò comporterà una previsione di aumento della spesa sanitaria da 24,7 a 25,4 miliardi di euro.

Per rispondere a questi numeri il Pssr indica tra le azioni da mettere in campo la prevenzione primaria per ridurre il rischio di insorgenza delle malattie e aumentare il benessere; la prevenzione secondaria, cioè la diagnosi precoce per arrestare la progressione della malattia; la cura, riabilitazione e assistenza; lo sviluppo dei servizi sociosanitari dedicati agli anziani, alle persone con disabilità e a quelle con disturbi mentali. Un altro dossier del Pssr riguarda una migliore accessibilità ai servizi, la riduzione delle liste d’attesa e il miglioramento del processo di presa in carico. Tutto ciò significa per esempio rimodulare la rete dell’offerta per gli anziani estendendo i servizi diurni e potenziando Rsa aperta; una maggiore flessibilità attraverso una presa in carico precoce e integrata per quanto riguarda le cure palliative; il rafforzamento e l’integrazione della rete dei consultori per affrontare la crisi della natalità e sostenere la famiglia, la maternità e la genitorialità; una sempre più forte integrazione tra ospedale e territorio per rispondere all’emergenza del disagio mentale, si elenca in una nota.

Per raggiungere gli obiettivi si parla di aziende ospedaliere dotate di tutte le discipline di alta specializzazione, rafforzamento del ruolo delle Ats, consolidamento dei Distretti sanitari, completamento dell’offerta delle Case di Comunità e piena strutturazione delle Centrali operative territoriali. Un ruolo strategico è attribuito alla digitalizzazione, alle nuove tecnologie applicate alla medicina, alla ricerca e alle partnership internazionali.

Fra i consiglieri regionali intervenuti, da Carlo Borghetti (Pd) che ha posto l’attenzione sul tema del “numero sempre maggiore delle persone che rinunciano a curarsi, un’importante criticità per il sistema del welfare lombardo”, a Lisa Noja (Azione-Italia Viva) che ha sostenuto l’importanza di disporre di “indici di valutazione chiari e misurabili delle azioni di prevenzione e la mancanza nel Pssr di un riferimento specifico al tema delle malattie rare”.

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