Autore Redazione
martedì
23 Aprile 2024
05:01
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Cronaca - Pavia

Adroterapia al Cnao: la storia di Elena, guarita da un raro tumore che le avrebbe tolto la vita

Adroterapia al Cnao: la storia di Elena, guarita da un raro tumore che le avrebbe tolto la vita

PAVIA – Un cancro ultra raro alla vulva non ha fermato Elena, una donna di 43 anni. Grazie all’adroterapia, un trattamento innovativo disponibile al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia, Elena ha sconfitto il tumore e ha ritrovato la sua vita, al completo.

Un tumore raro e aggressivo

Nel 2021, Elena riceve la diagnosi di carcinoma adenoideo cistico alla vulva, un tumore estremamente raro e resistente alle terapie tradizionali. La prognosi è terribile: l’unica speranza sembra essere un intervento demolitivo che le avrebbe portato via la vulva, parte della vescica, dell’uretra, dell’intestino e della vagina.

Ma Elena non si arrende. I medici del Cnao le propongono un’alternativa: l’adroterapia, un trattamento che utilizza particelle pesanti per distruggere il tumore con precisione millimetrica, salvando i tessuti sani circostanti. Elena si affida a questa terapia innovativa e, dopo un anno di trattamento, il tumore è sconfitto.

Il Cnao di Pavia è uno dei centri di eccellenza per l’adroterapia in Europa. Offre ai pazienti l’accesso alle terapie più innovative e garantisce un supporto personalizzato e di alta qualità. Un team di oncologi, radioterapisti, ginecologi e psicologi ha lavorato insieme per definire il trattamento più adatto alle esigenze della paziente, accompagnandola durante tutto il percorso terapeutico. L’adroterapia si conferma un’arma preziosa contro i tumori rari, come quello di Elena. Grazie alla sua precisione e alla sua efficacia, questa terapia può salvare la vita a molti pazienti che altrimenti non avrebbero speranza.

“Poter restituire un’adeguata qualità di vita alle pazienti è oggi un obiettivo essenziale dell’oncologia”, afferma Ester Orlandi, direttrice del Dipartimento clinico del Cnao e ricercatore del Dipartimento di Scienze clinico-chirurgiche, diagnostiche e pediatriche presso l’università degli Studi di Pavia. “Nel caso di neoplasie rare come quella di cui era affetta Elena – puntualizza – diventa fondamentale far afferire i pazienti in centri di riferimento dove è possibile usufruire di un approccio multidisciplinare e sono contemplate tutte le opzioni terapeutiche più innovative. Come l’adroterapia, che nei carcinomi adenoideo cistici, sia del distretto testa-collo sia della pelvi, ha dimostrato di essere una valida alternativa alla chirurgia, soprattutto nelle giovani donne. Proprio con l’obiettivo di favorire l’accesso dei pazienti alle cure più avanzate – conclude Orlandi – Cnao è entrato 2 anni fa in Euracan, la rete europea sui tumori rari che riunisce 75 centri oncologici altamente specializzati, presenti in 24 Paesi”.

La storia di Elena è un messaggio di speranza per tutte le donne che combattono contro un cancro. Dimostra che, anche di fronte a diagnosi difficili, ci sono sempre nuove possibilità di cura e che è possibile tornare ad una vita piena e appagante.

Foto di Hush Naidoo Jade Photography su Unsplash

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