Filo spinato e frammenti del Muro di Berlino diventano un’opera d’arte

PAVIA – I pezzi del Muro di Berlino, caduto nel 1989, trovano posto in un’opera d’arte alta quasi tre metri, per 290 chili di peso. Si tratta di “Unwalled”, la scultura dell’artista pavese Fabio Tassi. Il lavoro racchiude quattro forme d’arte (scultura, pittura, fotografia, letteratura) e include dei frammenti originali del Muro di Berlino, oltre a pezzi di filo spinato delle recinzioni berlinesi. “Unwalled” sarà esposta e svelata al pubblico pavese a fine gennaio 2023, nella chiesa di Santa Maria Gualtieri.

Unwalled l’opera di Fabio Tassi con i pezzi del Muro di Berlino

“Si tratta di un progetto pavese di condivisione, pensato quasi 40 anni fa” spiega l’ideatore del progetto, Nicola Tilli – “simbolicamente si genera da alcuni pezzi del muro di Berlino e vuole contrastare ogni discriminazione. All’epoca avevo 24  anni, molti ragazzi sono andati a Berlino a reperire alcuni frammenti del Muro. Tramite l’ingegno di Tassi, abbiamo trasformato il tutto in una scultura, che è  all’origine di un progetto culturale che pensiamo di portare avanti anche con il patrocinio del Comune”.

“L’opera racchiude tanti significati  partendo dalla  concezione iniziale di un progetto di comunicazione  sociale  studiato dall’avvocato Tilli  – afferma l’artista pavese Fabio Tassi – “quest’opera racchiude praticamente tutti quei messaggi che vanno contro  ogni forma di discriminazione e che sposano qualunque concetto di inclusione a livello generale e universale. Quindi la mia ispirazione è stata  proprio in quella direzione, creare un’installazione che potesse comunicare questi questi concetti”.

Soddisfazione per l’arrivo in città di “Unwalled” anche da parte dell’Assessore al Turismo, Roberta Marcone. “Era  già bellissima durante il work in progress, quando l’ho vista in anteprima. Questa grande opera contiene un messaggio emozionante e partirà da Pavia verso la fine di gennaio.  Mi auguro che saranno in molti a venire ad ammirarla. Coinvolgeremo le  scuole perché il messaggio per i giovani è proprio l’abbattimento dei muri di  qualsiasi tipo di muro, partendo dal muro  di Berlino che ormai è un simbolo mondiale ma arrivando a tutti i muri che  ci sono anche nelle nostre menti e nel nostro quotidiano”.

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