Autore Redazione
giovedì
4 Maggio 2023
12:29
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Vivere il Pavese - Lombardia - Pavia

Associazione criminale smantellata dalla GdF di Pavia, nove arresti per autoriciclaggio e reati tributari

Associazione criminale smantellata dalla GdF di Pavia, nove arresti per autoriciclaggio e reati tributari

PAVIA –  Un’operazione della Guardia di Finanza di Pavia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha portato all’arresto di nove persone. Tutte, secondo gli inquirenti, coinvolte in un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari e di autoriciclaggio. Il blitz è inoltre scaturito nel sequestro di proventi illeciti per un valore di 15,7 milioni di euro.

Le indagini hanno evidenziato l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale della regione, in particolare nella provincia di Milano, attraverso una serie di società gravitanti intorno agli interessi economici di uno dei principali indagati, un pregiudicato italiano di origini calabresi. Il pregiudicato era risultato “vicino” alle cosche di ‘ndrangheta dei Mancuso di Limbadi (VV) e dei Pesce di Rosarno (RC). Già arrestato a fine 2019, insieme ad altre otto persone, in quanto a capo di un sodalizio criminale che aveva investito i proventi derivanti dal traffico di sostanze stupefacenti in una catena di ristoranti-pizzerie nel milanese, di cui egli era socio occulto per eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.

Arresti e sequestri per evasione fiscale e riciclaggio

L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano, su richiesta avanzata dalla Procura Distrettuale, è stata eseguita dalle Fiamme Gialle con circa 100 militari nelle province di Milano, Monza-Brianza e Crotone. Sono stati arrestati nove cittadini italiani, tra promotori e partecipi al sodalizio criminale, fra cui i rappresentanti legali e di fatto di molte delle aziende coinvolte e due professionisti. Per sei soggetti è stata disposta la custodia cautelare personale in carcere e per tre quella degli arresti domiciliari. Nello stesso provvedimento, il GIP ha disposto per ulteriori sei persone coinvolte il divieto temporaneo di esercitare e ricoprire uffici direttivi di imprese e persone giuridiche nonché il sequestro preventivo dei proventi illeciti per complessivi 15,7 milioni di euro, frutto dell’evasione posta in essere attraverso l’emissione di fatture false per oltre 43 milioni di euro dalle società coinvolte negli accertamenti dei finanzieri.

Le investigazioni hanno consentito di delineare la struttura e i partecipanti al sodalizio criminale dedito alla commissione di plurimi reati tributari, con a capo un imprenditore operante nel nord milanese, coadiuvato da alcuni familiari, in stretto contatto con un professionista attinto da plurimi precedenti di polizia e già emerso in un’altra indagine del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Pavia quale promotore di una similare associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati fiscali. I finanzieri hanno accertato che le società coinvolte erano prive di struttura organizzativa, mezzi propri e uffici, e si limitavano ad emettere fatture false per operazioni inesistenti, per poi essere cessate o messe in liquidazione prima che gli uffici finanziari potessero avviare eventuali controlli.

Gli arrestati, tra cui anche rappresentanti legali e di fatto di molte delle aziende coinvolte e due professionisti, risponderanno delle accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, oltre che di riciclaggio e di evasione fiscale. L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle dimostra ancora una volta l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la diffusione della criminalità organizzata e la sua infiltrazione nell’economia legale del territorio.

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