Autore Redazione
martedì
8 Agosto 2023
10:26
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Vivere il Pavese - Pavia

Vendemmia in Lombardia: Coldiretti annuncia +5% di uve nonostante le avverse condizioni climatiche

Vendemmia in Lombardia: Coldiretti annuncia +5% di uve nonostante le avverse condizioni climatiche

LOMBARDIA – La vendemmia è ai nastri di partenza in Lombardia con un promettente aumento del 5% nella quantità di uve rispetto all’anno scorso, nonostante le avverse condizioni climatiche che hanno colpito diverse parti della regione. Coldiretti Lombardia ha annunciato queste cifre durante la raccolta dei primi grappoli di Pinot Nero e Chardonnay in un’azienda agricola a Oliva Gessi.

Nonostante grandinate, nubifragi e venti forti abbiano colpito diverse zone della Lombardia, le prime stime mostrano una crescita delle uve rispetto all’anno precedente. «La provincia di Pavia, il principale territorio vitivinicolo della regione, ha potuto beneficiare di una ripresa produttiva quest’anno, dopo un 2022 segnato da siccità ed eventi climatici estremi» sostiene Coldiretti Lombardia in una nota. «La grandine ha colpito ripetutamente il territorio mantovano e alcune aree della Valtellina e del Bresciano, ma il territorio pavese è stato risparmiato dai fenomeni climatici più violenti».

Sebbene l’annata prometta qualità, si dovrà attendere l’evoluzione dei mesi di agosto e settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. La Lombardia possiede oltre 20mila ettari vitati destinati per circa il 90% a vini di qualità, vantando 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. Le produzioni vitivinicole della regione continuano a guadagnare apprezzamento anche all’estero, come dimostrato dal valore delle esportazioni regionali che hanno raggiunto il record storico di quasi 320 milioni di euro nel 2022.

A livello nazionale, la stagione vinicola italiana è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche complesse, tra maltempo e ondate di calore. Ciò si tradurrà in una produzione stimata intorno a 43 milioni di ettolitri, una diminuzione rispetto ai 50 milioni registrati nella scorsa stagione. Secondo la Coldiretti, senza ulteriori eventi avversi, «l’Italia si troverà a competere con la Francia per il primato come produttrice mondiale di vino».

Terre d’Oltrepò Intraprende un Nuovo Percorso Attraverso Cambiamenti Strategici

Nel frattempo Terre d’Oltrepò, una delle cantine cooperative più longeve della Lombardia, sta per abbracciare una fase di evoluzione strategica. L’Amministratore Delegato, Umberto Callegari, ha presentato un piano strategico e industriale ai partner, ai soci e alle istituzioni. Il programma prevede una serie di cambiamenti chiave che mirano a plasmare il futuro dell’azienda.

Il cuore del piano è una modifica nel modello operativo dell’azienda. L’obiettivo è spostare l’attenzione verso una produzione di bottiglie più consistente, un passo importante per potenziare la presenza di Terre d’Oltrepò sia a livello nazionale che internazionale. Questo cambiamento potrebbe avere un impatto significativo sulla struttura aziendale e sulle prospettive di crescita. Il piano prevede un maggiore orientamento verso i mercati esteri come parte della strategia di espansione. Questo si tradurrà in un aumento delle esportazioni e un focus su partnership internazionali. Per puntare, infine, sull’aggregazione delle capacità produttive del territorio. L’approccio mira a ottimizzare le risorse e ad affrontare le sfide dell’economia di scala, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza aziendale e la competitività sul mercato globale.

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