Codice Appalti: i sindacati ascoltati in Senato per cambiare la legge

ROMA – “Un primo passo importante”. Così i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno commentato la loro audizione alla Commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato legata alla richiesta di modifica del nuovo Codice degli Appalti. Già la scorsa settimana le parti sociali avevano invocato una calendarizzazione di questo incontro, oltre a un nuovo confronto con i ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico. L’obiettivo è scongiurare i circa 3 mila esuberi annunciati dal Gruppo Gavio qualora questa normativa si concretizzasse. In provincia di Alessandria sarebbero circa 800 i dipendenti a rischio.

“Si può aprire in Parlamento una valutazione seria per riportare al 60 e al 40 per cento, in conformità a quanto previsto nel resto d’Europa, il rapporto tra le opere e i servizi che i concessionari autostradali devono mettere a gara e quanto invece possono affidare direttamente” ha sottolineato il senatore del Partito democratico, Daniele Borioli, uno dei promotori dell’incontro di martedì alla Commissione di Palazzo Madama “Ciò che non si può fare è, invece, smontare dall’interno, a colpi di continui rinvii e di confusi meccanismi di aggiramento, ciò che il legislatore ha previsto nel nuovo codice degli appalti con lo scopo di conferire efficienza e trasparenza al sistema delle concessioni.”

“È inoltre fondamentale” ha proseguito Borioli “che il Governo, tanto per ciò che compete al MISE quanto per ciò che compete al MIT, si metta nella posizione di pretendere, in particolare dai grandi gruppi del duopolio di fatto che gestisce il sistema, un impegno preciso a consolidare e rilanciare i propri investimenti in Italia, sgombrando il campo da un ricatto occupazionale che usa il codice come pretesto. Su questo percorso, trasparente e compatibile con gli obiettivi contenuti nel codice, si possono affrontare e cercare di portare a soluzione le istanze avanzate dai sindacati delle costruzioni Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Si tratterà di lavorare da subito per verificare la condivisione larga di questa proposta da parte dei gruppi parlamentari e del Governo.”