Autore Redazione
venerdì
22 Settembre 2017
13:57
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Politica - Valenza

Distretto orafo: egoismi al bando, si punta su coesione e innovazione

Presentato il centro per l'innovazione In-Valenza.
Distretto orafo: egoismi al bando, si punta su coesione e innovazione

VALENZA – Il centro per l’innovazione, In-Valenza, sarà un organismo super partes di aggregazione tra le diverse imprese valenzane, le associazioni di categoria, le istituzioni pubbliche a cui si aggiunge per la prima volta l’Università, quella del Piemonte Orientale. Sarà il Dipartimento studi per l’economia e l’impresa ad accompagnare il progetto, illustrato giovedì al centro comunale di Cultura di Valenza. Il servizio cercherà di andare incontro alle esigenze del tessuto valenzano in termini economico-finanziari, ma anche puntando su risorse umane qualificate per il territorio e innovazione a tutto tondo. “La singola impresa da sola non ha molte forze – ha spiegato la professoressa Alessandra Faraudello dell’Università del Piemonte Orientale, Dipartimento Studi per l’Economia e l’impresa. La rete di soggetti del centro per l’innovazione può partecipare ai bandi europei, accedere a fondi importanti”. Un progetto di comuniione di intenti perché “bisogna perdere l’individualismo e l’egoismo perché i tempi sono cambiati. Le grandi aziende si uniscono e diventano dei colossi. Se ognuno aggiunge le proprie competenze se tutti vanno a sistema si raggiungono gli obiettivi che da soli sasrebbero irraggiungibili anche perché questo percorso aiuterebbe tutti”.

Uno degli aspetti critici del territorio è legato al’individualismo del tessuto imprenditoriale valenzano. Un difetto su cui occorre lavorare anche perché secondo l’assessore al Lavoro, Massimo Barbadoro, ne dervierebbero solo benefici:  “occorre strutturare le piccole e medie aziende con tutti gli strumenti possibili per cercare di fare innovazione. Questa è la svolta per cercare di rimanere nel circuito orafo artigianale. Ricerca e innovazione devono essere il punto trainante. Noi produciamo un bene di eccellenza che è anche un brand e le nostre Univesità hanno il dovere di esserci, trainate anche dagli enti locali”. La buona notizia è che sono tornati a farsi vedere diversi segnali positivi: “La città si è rimessa in cammino – ha spiegato il sindaco Gianulca Barbero – ma per proseguire questo cammino occorrono strumenti nuovi. Bisgna mettere insieme intelligenze per arrivare a risultati importanti.”

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