Autore Redazione
giovedì
14 Giugno 2018
05:36
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Politica - Alessandria

Casa delle Donne. Le attiviste: “Spetta al Comune acquisire l’ex asilo”

Le rappresentanti di Non Una di Meno sollecitano Palazzo Rosso e replicano alle accuse di aver scavalcato, col loro gesto, quelle associazioni che rispettano la legge e i tempi
Casa delle Donne. Le attiviste: “Spetta al Comune acquisire l’ex asilo”

ALESSANDRIA – Al collettivo Non Una di Meno sono bastati pochi giorni per trasformare i locali vuoti da un anno dell’ex asilo Monserrato nella Casa delle Donne, un luogo invocato da più di 3 mila cittadini tramite una raccolta firme e che, da sabato, diverse decine di alessandrini e curiosi hanno visitato. Ora, hanno sottolineato le attiviste, tocca all’amministrazione velocizzare l’iter di acquisizione dell’immobile. La struttura, hanno spiegato Non Una di Meno, è ancora di proprietà Ipab ma a febbraio del 2017 Regione Piemonte ha invitato il Comune di Alessandria a farsene carico visto lo scioglimento dell’ente di Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, lo stesso appello formulato anche dall’ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alessandria Mauro Cattaneo.

“Forse quando il Comune ci diceva di non avere spazi a disposizione lo faceva senza cognizione di causa” ha attaccato Marta Pampuro, del direttivo di Non Una di Meno “ora rispettino la legge regionale acquisendo la struttura e, a quel punto, noi rinnoveremo la nostra volontà di farla diventare, come abbiamo già fatto da sabato con questa azione dimostrativa, la Casa delle Donne.”

Non Una di Meno ha poi replicato alle dichiarazioni dell’assessore Giovanni Barosini, irritato per tutte quelle realtà che, rispettando iter e regole, da mesi attendono un luogo dove potersi incontrare. “A noi nessuno ha parlato di questa graduatoria di associazioni in attesa. Non c’è alcuna traccia di questo e, se anche fosse, rappresenterebbe la prova dell’incapacità di questa e delle amministrazioni precedenti rispetto ai bisogni dei cittadini. Che iter avremmo dovuto seguire? E poi se non avessimo sollevato la questione chissà che fine avrebbe fatto l’ex asilo, è già chiuso da un anno. Ribadiamo che il nostro gesto non è scaturito in reazione al no di Palazzo Rosso ma in nome di un’esigenza espressa dai cittadini. Siamo disponibili a sederci di nuovo a un tavolo, ma questa volta partiamo da una posizione di forza: con la Casa delle Donne finalmente diventata realtà.”

Già sabato sera, infatti, circa 200 persone hanno assistito allo spettacolo “Labbra”. Ogni giorno, inoltre, in piazza Monserrato 1 è aperto dalle 18 alle 19 lo sportello contraccezione e, ogni martedì e venerdì, è attivo uno sportello legale per le donne migranti, con uno spazio bimbi per permettere alle mamme di partecipare in tranquillità.

“In questi giorni siamo stati accolti molto bene dagli abitanti del quartiere, sono arrivati regali e anche viveri in quantità” ha raccontato Lucia Tolveogni lunedì sera la Casa delle Donne ospiterà l’assemblea settimanale di Non Una di Meno e l’ultimo fine settimana di giugno sarà dedicato alle arti figurative e visive con tanti ospiti presenti. In questi giorni la nostra priorità è stata restare aperte 24 ore su 24 per dare vita a un luogo di ascolto, confronto e servizio.”

Venerdì sera alle 20 la Casa delle Donne ospiterà l’apericena con letture e canti femministi.

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