Autore Redazione
sabato
10 Maggio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

La Provincia anticipa 750 mila euro al Consorzio Scat, ma ‘non basta’. Cgil, Cisl e Uil pronti allo sciopero generale

La Provincia anticipa 750 mila euro al Consorzio Scat, ma ‘non basta’. Cgil, Cisl e Uil pronti allo sciopero generale

Appare difficile da ricucire lo strappo tra le Segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, la Provincia e l’aziende del Consorzio Scat. I sindacati di categoria delle tre sigle sono infatti a un passo dalla dichiarazione dello sciopero generale dei trasporti. L’ennesima anticipazione di Palazzo Ghilini non sembra sia bastata ad allentare la tensione in casa Cgil, Cisl e Uil. La Provincia, sempre alle prese con i ritardi nei trasferimenti regionali, venerdì ha comunque deciso di anticipare circa 752.000 al Consorzio Scat per far fronte ai pagamenti degli stipendi. Un ennesimo sforzo economico che potrebbe però essere l’ultimo. Palazzo Ghilini non sembra infatti intenzionata ad anticipare ulteriori somme finchè non verranno regolarizzate “tutte le partite aperte” sulla gestione del personale autista e di supporto. Da tempo, infatti, la capofila del Consorzio Scat, Arfea, starebbe facendo orecchie da mercante rispetto alle richieste dell’Ente, intenzionato a fare chiarezza su “ore di lavoro straordinario”, “turnazioni anomale”, “impego di manodopera precaria solo per qualche periodo dell’anno”. “Nonostante tutto”, come sottolineato dal sindacato dei trasporti Faisa, la Provincia venerdì ha comunque provveduto all’accredito “mettendo in sicurezza i redditi degli autisti delle aziende del Consorzio Scat e dei lavoratori impiegati nel trasporto urbano di Novi Ligure” . Alla soddisfazione del sindacato Faisa, si è però contrapposto il grido di battaglia dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil che sempre venerdì hanno dichiarato lo stato di agitazione della categoria. Entro 5 giorni dovrebbe arrivare la convocazione dell’incontro in Prefettura, ma “difficilmente” ha spiegato Giuseppe Santomauro di Filt Cgil, si potrà arrivare a una intesa in grado di convincere le parti sociali a fare marcia indietro sullo sciopero generale. Diverse le motivazioni alla base dello stato di agitazione, ha aggiunto il sindacalista della Cgil. Il tavolo di confronto sollecitato dalle parti sociali si sarebbe infatti trasformato in una semplice “audizione” da cui non sarebbero arrivate risposte rispetto a un percorso condiviso sui nuovi tagli al trasporto pubblico locale. Amaro in bocca, dai parte delle tre sigle, anche per il mancato accoglimento della proposta di istituire un Osservatorio permanente sui contratti di servizio e per il congelamento della trattativa avviata a inizio anno sulle fasce di sciopero unificate. Insufficiente, secondo il sindacalista, anche l’ennesimo sforzo economico di Palazzo Ghilini nei confronti delle aziende del consorzio Scat rispetto ai rischi legati a una nuova pesante sforbiciata sul Tpl. “Decidere nuovi tagli al trasporto pubblico senza confronto con le organizzazioni sindacali – ha concluso Santomauro – andrà certamente a peggiorare i turni di lavoro degli autisti e obbligherà le aziende del Consorzio Scat a ricorrere a periodi di cassa integrazione in deroga, senza considerare il rischio licenziamenti”. Stupito e amareggiato dalla decisione di Cgil, Cisl e Uil, il vicepresidente della Provincia e assessore ai trasporti Gianfranco Comaschi.Neppure un falegname avrebbe potuto fare tanti tavoli quanti quelli fatti dalla Provincia per la situazione del Trasporto Pubblico. Ancora oggi abbiamo dimostrato l’attenzione al settore con l‘ennesimo sforzo economico per andare incontro alle aziende e ai lavoratori. Questo, vorrei sottolineare, nonostante l’inadempienza dell’azienda Capofila rispetto alla trasmissione dei dati più volte sollecitati dall’Ente”.

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