Autore Redazione
giovedì
30 Aprile 2020
12:51
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Politica - Alessandria

La proposta di legge del Pd Piemonte: “100 milioni di euro per l’economia e il sociale”

La proposta di legge del Pd Piemonte: “100 milioni di euro per l’economia e il sociale”

PIEMONTE – Il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale ha presentato una proposta di legge, a prima firma Raffaele Gallo, che prevede misure per il rilancio dell’economia regionale in grave crisi a causa dell’epidemia Covid-19, ma anche alcuni interventi mirati per fronteggiare la povertà e il disagio sociale100 milioni di euro in più attraverso una riduzione del capitale sociale di Finpiemonte. La proposta di legge è stata presentata dai Consiglieri regionali del Gruppo del Partito Democratico e dal Segretario del PD del Piemonte Paolo Furia.

Contributi a fondo perduto per piccole, medie e microimprese, incentivi per lo sviluppo dello smart working per le pmi, microimprese e per le attività di libera professione, finanziamenti ai Confidi per garantire la liquidità a pmi e microimprese, 27 milioni di euro per il rilancio dell’economia turistica, 3 milioni per il recupero degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica delle ATC per le emergenze abitative, 2 milioni per lo sport non professionistico, 500 mila euro per il Fondo regionale per la prevenzione e il contrasto dell’usura, 14.500.000 euro al programma di lotta alla povertà e al disagio sociale.

“Con il Piano Riparti Piemonte la Giunta ha annunciato 800 milioni, ma non c’è un euro in più rispetto all’oggi, sono risorse rimodulate o ridestinate” hanno detto il presidente del gruppo Pd Domenico Ravetti e Raffaele Gallo “inoltre attendiamo ormai da mesi di poter entrare nei dettagli senza poterlo fare. Con questa proposta di legge, invece, si incrementano le entrate di Bilancio di circa 100 milioni di euro per l’economia e il sociale, attraverso un’ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte che non determinerà, tuttavia, un’inadeguata capitalizzazione della finanziaria regionale. Questi sono fondi nuovi, aggiuntivi e immediatamente spendibili. Dunque, una proposta concreta e non un annuncio, e chiediamo che venga discussa il più presto possibile per dare una risposta immediata ai settori gravemente colpiti dalla crisi”. 

“La nostra proposta per la ripartenza” afferma Raffaele Galloprevede che vengano erogati contributi a fondo perduto al fine di consentire a piccole e medie imprese e microimprese la prosecuzione o il riavvio dell’attività, adeguandosi alle norme di tutela della salute imposte dal Covid-19 e contributi a sostegno delle imprese che vengono ricapitalizzate. Viene, inoltre, incentivato lo sviluppo dello smart working per le pmi e per le microimprese e per le attività di libera professione (5 milioni), consentendo investimenti per strutturare, nel miglior modo possibile, questa modalità di lavoro”.

“Chiediamo, inoltre di prevedere finanziamenti ai Confidi piemontesi (29 milioni) con lo scopo di promuovere un programma a favore di piccole e medie imprese e microimprese per garantire la liquidità per proseguire l’attività aziendale e per programmi di trasformazione dell’indebitamento da breve a medio termine. Viene previsto uno stanziamento aggiuntivo di 27 milioni di euro per il rilancio dell’economia turistica, attraverso un piano di promozione del territorio piemontese sui mercati internazionali ma anche con interventi mirati. 3.000.000 sono, poi, aggiunti alle risorse destinate al recupero degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica di proprietà delle Atc per le emergenze abitative. Inoltre, 8 milioni per sicurezza e sanificazione dei luoghi di lavoro ed 8 milioni per capitalizzazione delle imprese”.

“Le nostre proposte partono dall’ascolto in particolare del mondo delle associazioni di promozione sociale, di quelle culturali e sportive, che per ora non hanno un sostegno vero, soprattutto a livello regionale – aggiunge il consigliere regionale Diego Sarno Il Terzo settore e i circoli Arci e Acli hanno lanciato appelli pubblici in tal senso, che devono essere accolti. L’elemento fondamentale per noi è intervenire con contributi a fondo perduto. Prevediamo due milioni di euro per le associazioni sportive e le palestre, per la gestione delle strutture e la manutenzione durante questa fase di sospensione e per far ripartire le attività, e 2 milioni per il Terzo settore. Promozione sociale, cultura e sport costituiscono settori fondamentali per far ripartire davvero il Piemonte”.

“Attraverso il riutilizzo di risorse derivanti da economie di gestione relative al finanziamento di FESR E FSE – aggiunge ancora Raffaele Gallo “abbiamo voluto sostenere il mondo dello sport non professionistico, che ha dovuto sospendere le attività a causa della pandemia, con uno stanziamento aggiuntivo di 2 milioni di euro e incrementare di 500.000 euro il Fondo regionale per la prevenzione ed il contrasto dell’usura, dell’estorsione  e del sovraindebitamento e per la solidarietà alle vittime. Infine, per affrontare la difficile situazione sociale che si è determinata nella Regione Piemonte a seguito della emergenza epidemiologica da Covid-19  e  di sostenere un primo programma di lotta alla povertà e al disagio sociale, proponiamo di incrementare le risorse a sostegno delle vulnerabilità di 14.500.000 euro”.

“Nella nostra Regione” concludono Ravetti e Gallo “si è diffusa una forte preoccupazione per i gravi danni che la pandemia sta causando al sistema economico e sociale piemontese. E’ importante affrontare questa situazione tempestivamente e attraverso azioni che devono avere lo scopo di garantire da un lato la liquidità al sistema economico e dall’altro favorire una rapida ripresa economica. Piccole e micro imprese sono quelle più a rischio: con il fatturato azzerato molti, se non arriverà un’iniezione di liquidità, non saranno più in grado di far fronte al pagamento di spese e fatture e di riprendere il ciclo produttivo. Il Bilancio di previsione, approvato nelle settimane scorse senza tenere conto delle emergenze causate dalla pandemia, deve essere modificato e rivisto alla luce delle nuove e inderogabili emergenze. Si deve intervenire subito! Nell’attesa del piano Riparti Piemonte, annunciato da quasi un anno, approviamo questa legge subito e iniziamo a sostenere l’economia come sta facendo il governo nazionale!”. 

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