Autore Redazione
venerdì
20 Febbraio 2015
00:00
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Chiusura degli Uffici Postali: un racconto e una denuncia della Fnp Cisl

Chiusura degli Uffici Postali: un racconto e una denuncia della Fnp Cisl

Riceviamo e pubblichiamo “un racconto e una denuncia” inviata da Gigi Marelli, Responsabile RR.TT Poste FNP-CISL .

“Una nonna anziana, all’inizio di questo mese , giorno del suo compleanno, si è vestita bene e si è diretta verso il locale ufficio Postale per ritirare la sua pensione mensile. Giunta sul posto, ha trovato alcuni conoscenti che erano lì per il medesimo motivo e le hanno annunciato che l’ufficio postale è stato chiuso per motivi di riqualificazione degli uffici.

Gli impiegati in servizio sono stati tutti trasferiti in paesi più grandi in cui c’è più possibilità di fare budget. I nostri pensionati, quindi, per prelevare la pensione, devono raggiungere i paesi più vicini;  oppure aprire un conto corrente presso una banca del  vicino paese. Tutto ciò perché le politiche adottate dall’Ente Poste prevede oltre alla riduzione del personale, anche la chiusura degli uffici nei piccoli paesi dove l’affluenza dei clienti non garantisce un incasso elevato. Il disservizio è universale e crea sgomento nelle popolazione che (specie negli anziani) non sa più a quale santo rivolgersi. In un paese che si dichiara all’avanguardia della civiltà, si sta assistendo al ridimensionamento dello stato sociale.

E pensare che questa nonna , il giorno del suo compleanno voleva comprare  qualcosa per festeggiare con i suoi cari.

La FNP-CISL è contro i tagli e le riduzioni dei servizi programmati per gli uffici postali in provincia. Il radicamento e la presenza capillare sul territorio è uno dei patrimoni più preziosi delle Poste:  smantellare questa rete alla lunga costituirà un boomerang per le stesse Poste che così lasciano campo libero ai competitors bancari. Senza contare il grave danno per le comunità locali, soprattutto per i centri più periferici e in particolare per gli anziani, che già scontano la scarsità di servizi.

Poste Spa ha annunciato nei giorni scorsi la chiusura definitiva di 5 uffici postali e la riduzione delle giornate di apertura per altri 24 Uffici Postali. Le chiusure non porteranno a licenziamenti, ma alla ricollocazione di lavoratori  che andranno a coprire, ma solo in parte , il buco lasciato dai lavoratori esodati del  2014. Altro che nuove assunzioni!

Per questo la FNP CISL partecipa alla mobilitazione unitamente alle comunità locali. Oggi grazie alla telematica, nelle realtà più decentrate l’ufficio postale potrebbe diventare un presidio multifunzionale, offrendo,  grazie ad accordi con il pubblico, tanti servizi, dall’anagrafe alla consegna di medicine. Quella finestra sul mondo insomma che per i più giovani è internet, ma che per i più anziani  può essere rappresentata proprio dall’ufficio postale”

 

 

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