Autore Redazione
mercoledì
16 Agosto 2017
13:48
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Cronaca

La pioggia è un miraggio e i piccoli comuni fanno i conti con la sete

I sindaci alle prese con una crisi idrica che sembra non finire mai
La pioggia è un miraggio e i piccoli comuni fanno i conti con la sete

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Le sparute nuvole mute, il sole cocente e l’assenza di piogge ormai da mesi stanno causando una preoccupante crisi idrica in molti piccoli comuni della provincia. In difficoltà sono soprattutto i paesi dell’acquese. A Ponti il sindaco, Piero Luigi Roso, ha confermato il problema dell’approvvigionamento idrico nelle “zone alte del comune“. “La situazione adesso è a macchia di leopardo, il concentrico ha l’acqua ma nelle zone alte non arriva. Noi peschiamo dal torrente Erro e con la siccità iniziata da novembre è venuta meno la materia prima. Purtroppo la situazione non migliorerà per un bel po’ anche perché dobbiamo affrontare anche un periodo di consumi maggiori per l’arrivo dei villeggianti. Per adesso l’Amag cerca di assicurare il servizio”.

Una situazione, ha aggiunto il sindaco Roso, mai vista finora nel suo comune: “Questo è stato un anno eccezionale, non si era mai verificato un anno drammatico come questo. Il torrente Erro è praticamente a secco“.

In difficoltà anche Ponzone dove il paese “è messo proprio male – ha spiegato il sindaco, Fabrizio Andrea Ivaldi. Grazie al personale Amag abbiamo passato bene il Ferragosto e stiamo monitorando il territorio. Sicuramente le scorte idriche si stanno esaurendo quindi invitiamo i cittadini a utilizzare l’acqua solo per esigenze alimentari. La Protezione Civile ci aiuterà con le sacche di acqua e le autobotti per servire le zone più disagiate. Le riserve di acqua per il mio paese – ha concluso – sono fino al 30 di agosto.”

In diversi paesi i sindaci hanno emesso ordinanze per limitare l’utilizzo dell’oro azzurro. È il caso di Montechiaro d’Acqui dove il primo cittadino ha imposto “il limitato utilizzo dell’acqua erogata dall’acquedotto comunale ai soli usi destinati al consumo umano, con divieto degli usi impropri (orti, giardini, riempimento piscine, lavaggio auto, etc..)“.

Ancora più problematica la situazione a Spigno Monferrato dove a causa dell’utilizzo di acqua sopra la media, da un volume di 3.450 a 3.900 metri cubi, è stato deciso di razionare l’acqua dalle 19 alle 7 di mattina. Anche Terzo infine, ma la lista è destinata ad allungarsi, è stata dichiarata la crisi idrica.

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