Autore Redazione
venerdì
31 Maggio 2019
12:30
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Eventi - Alessandria

Il dipinto “L’antico Ponte coperto sul Tanaro” torna ad Alessandria e al suo splendore

Il dipinto, ha sottolineato il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, è una "fotografia" della vita degli alessandrini sulle rive del Tanaro, quando il fiume non incuteva timore ma era parte integrante della vita della comunità
Il dipinto “L’antico Ponte coperto sul Tanaro” torna ad Alessandria e al suo splendore

ALESSANDRIA – Per 17 anni è rimasto ad Aramengo, in provincia di Asti, nel laboratorio di Nicola Restauri. Il dipinto “L’antico Ponte coperto sul Tanaro” è tornato ad Alessandria e al suo antico splendore. L’olio su tela, attribuito a un pittore piemontese del XVII secolo, nel tempo era ingiallito e i suoi colori erano stati spenti da spessi depositi di sporco.

L’opera di pulitura, ha spiegato Anna Rosa Nicola di Nicola Restauri, ha richiesto l’utilizzo di diverse tecniche e prodotti per rimuovere delicatamente anche i segni di due diversi rifacimenti e far riemergere colori e contrasti originali coperti da alcune stuccature.

Il dipinto, restaurato e protetto con un velo di vernice non ingiallente, è ora in mostra alle Sale d’Arte, in via Machiavelli 13. Diversi cittadini e Autorità hanno già avuto la possibilità di ammirare il quadro all’inaugurazione dell’esposizione, organizzata dal Comune e dall’Azienda Speciale CulturAle, con il sostegno del Gruppo Amag. Il dipinto resterà esposto fino al 21 luglio, nella sala allestita dall’architetto Adolfo Carozzi e l’esposizione sarà occasione per vedere “un quadro di cui forse gli alessandrini avevano perso memoria”, ha sottolineato il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco. L’opera, infatti, faceva parte della collezione della Pinacoteca Civica, l’ultima volta aperta per la visita ad Alessandria del Presidente Pertini.

L’antico Ponte coperto sul Tanaro”, inoltre, è “più di un dipinto”. È una fotografia di un ponte, che ben prima del Meier e anche del Cittadella, per secoli ha rivestito un ruolo di primo piano nel contesto economico e nell’assetto strategico-difensivo di Alessandria, come ricostruito da Antonella Perin, architetto del Politecnico di Torino. La tela, oltre alle dieci arcate coperte da una tettoia in legno, tratteggia poi Bergoglio, l’antico borgo che sorgeva dove oggi c’è la Cittadella. All’epoca del pittore piemontese il “Vedutismo” ancora non esisteva ma chi ha dipinto “L’antico Ponte coperto sul Tanaro, ha sottolineato Cuttica di Revigliasco, è riuscito a immortalare su tela “la vita degli alessandrini sulle rive del Tanaro, quando il fiume era parte integrante della vita della comunità”. Alessandria è nata e vissuta accanto ai suoi corsi d’acqua e “presto, ha annunciato il sindaco, il Tanaro “inizierà a incutere meno timore”. Forse già nel mese di giugno, infatti, Aipo dovrebbe iniziare l’intervento per rimuovere i primi 25 mila metri cubi di materiale litoide che sta riducendo il passaggio dell’acqua sotto una delle arcate del ponte degli Orti.

In attesa dell’avvio dei lavori su uno dei ponti del presente, si può intanto ricordare e ammirare “L’antico Ponte coperto sul Tanaro” tratteggiato nella tela esposta alle Sale d’Arte di Alessandria, aperte dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19.

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