Due fratelli in carcere per l’agguato dello scorso 9 luglio al quartiere Cristo di Alessandria
ALESSANDRIA – I Carabinieri di Alessandria hanno dato un nome ai responsabili dell’efferato agguato commesso lo scorso 9 luglio in via Maggioli, al quartiere Cristo, in cui era stato ferito al volto da un colpo d’arma da fuoco un uomo di nazionalità albanese. Un proiettile da 9 mm era penetrato nello zigomo destro della vittima prima di fuoriuscire dal collo, poco sotto l’orecchio destro, e solo “per miracolo” non aveva causato la morte dell’uomo, hanno evidenziato il Comandante del Reparto Operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Alessandria, il Colonnello Giuseppe di Fonzo, affiancato dal Maggiore Antonio Stanizzi, alla guida del Nucleo Investigativo e dai Capitani Davide Sessa, Comandante della Compagnia Carabinieri di Alessandria, e Pierluigi Stendardo, alla guida del Nucleo Operativo Radiomobile. Di quel tentato omicidio dovranno rispondere due fratelli di nazionalità albanese che quella notte erano sull’Audi da cui erano stati esplosi due colpi d’arma da fuoco diretti al connazionale, padre di un ragazzo che solo qualche ora prima aveva avuto un diverbio con il fratello minore degli arrestati. L’agguato, infatti, sarebbe infatti scaturito dopo una banale discussione tra alcuni giovani in Piazzetta della Lega che avrebbero poi coinvolto le rispettive famiglie.