Cronaca

Pane per la Pace, al carcere di S. Michele un progetto per aiutare l’Ucraina: “Una filiera inclusiva e solidale”

ALESSANDRIA – “Una filiera di pace, inclusiva e solidale”. Così è stato definito il progetto “Bread for Peace”, presentato mercoledì al laboratorio di panificazione del Carcere San Michele di Alessandria. Protagoniste la cooperativa Pausa Café e Nova Coop, insieme al Dipartimento dell’amministrazione peniteziaria, tutti uniti dall’obiettivo di aiutare il popolo ucraino, martoriato da quasi un anno dalla guerra. Col primo convoglio di 23 tonnellate di grano tenero arrivato in Italia sono stati prodotti grazie all’impegno dei detenuti alessandrini pane, farina e grissini “della pace”, in vendita nei punti Nova Coop di tutta la regione. 30 centesimi a prodotto saranno devoluti per l’acquisto di sementi da donare ai piccoli agricoltori della regione di Leopoli.

In videoconferenza sono intervenuti dall’Ucraina Igor Vuytsyk, presidente della Camera dell’Agricoltura di Leopoli; Tatiana Getman, responsabile del dipartimento di sviluppo agrario di Leopoli; e Olena Motuzenko, professoressa associata dell’Università di Kiev. Negli interventi dall’Ucraina è stato ribadito il fondamentale ruolo che progetti quali “Bread for Peace” svolgono in un contesto di economia di guerra, rafforzando attraverso azioni solidali la capacità produttiva degli agricoltori di piccola scala e per questa via la sicurezza alimentare dell’intera popolazione. A rappresentare l’amministrazione comunale di Alessandria c’era la presidente della Commissione Politiche Sociali e Sanitarie Roberta Cazzulo. Il progetto Bread For Peace sarà al centro di una nuova seduta della Commissione, in programma tra circa un mese con ospite il presidente della cooperativa Pausa Café Marco Ferrero.

Già oggi una parte delle risorse che saranno raccolte nel corso del prossimo anno sono state anticipate da Pausa Cafè agli agricoltori di Leopoli e convertite in 30 tonnellate di sementi di grano e foraggio, distribuite a 72 famiglie. I semi del grano garantiranno una nuova semina del frumento e quindi il prossimo raccolto, mentre quelli del foraggio serviranno a produrre l’alimentazione per i capi di bestiame che assicurano il latte ad alcune migliaia di famiglie. Con questo contributo si stima che il prossimo anno verrà prodotto un raccolto di 200-250 tonnellate di grano tenero e sarà possibile assicurare l’equivalente di prodotti panificati per un mese a circa 30 mila famiglie ucraine.

Da marzo 2023 il progetto vedrà l’avvio di una ulteriore azione: attraverso una rete di piccole aziende agricole della regione di Leopoli, verranno distribuiti generi alimentari a cinquanta
rifugiati, ospitati dalla Comunità Religiosa delle Chiese Evangeliche Battiste “Chiesa dei Discepoli” a Leopoli. Sarà così possibile fornire alimenti sani e nutrienti agli sfollati interni e promuoverne l’inclusione sociale rafforzando la sicurezza alimentare locale.

Le confezioni di farina da 1 chilogrammo e di grissini stirati artigianali sono vendute in tutti i negozi Nova Coop. Il pane artigianale preparato con lievito madre è disponibile negli ipermercati, a Fiorfood e in una selezione di supermercati e superstore della rete Nova Coop.

Su Radio Gold Tv le interviste a Marco Ferrero, presidente della cooperativa Pausa Café, alla direttrice del Carcere San Michele Elena Lombardi Vallauri e all’assessore regionale Marco Protopapa.

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