Cronaca

La diversità diventa risorsa: baristi speciali in carcere ma non solo

ALESSANDRIA – Più di un anno di lavoro li ha resi più autonomi e indipendenti. Dietro al bancone del bar del Carcere di San Michele, ad Alessandria, Mirko, Giuseppe, Pietro, Michela e Linda, cinque ragazzi con disabilità, hanno dimostrato di sapersela cavare in un ambiente nuovo e affrontare al meglio nuove responsabilità come fare un caffè e interagire coi clienti.

Il progetto è figlio di una proficua sinergia tra tanti soggetti coinvolti: il Comune di Alessandria, il Centro Down, la direzione dell’istituto penitenziario, la cooperativa sociale Coompany, il Cissaca, il Rotary Club Alessandria e l’associazione Abilitando. 

L’intenzione ora è far proseguire gli stage nel bar del carcere anche nel 2020 e, in parallelo, coinvolgere altre realtà, dai negozi a realtà economiche del territorio, per poter offrire ad altri ragazzi questa opportunità di lavoro. Ad Alessandria già in due sono stati regolarmente assunti, in Comune e alla Ristorazione Sociale, mentre un altro proficuo esempio di tirocinio sta avvenendo nel negozio Social Wood, all’esterno del carcere Cantiello e Gaeta. La rete di enti istituzionali e associazioni alessandrine si è già attivata per concretizzare altri quattro possibili tirocini in tre aziende e in un esercizio commerciale.

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