L’addio a Tommy e al suo sorriso contagioso che riempiva i cuori
ALESSANDRIA – “La morte non è niente, pronuncia il mio nome senza la minima traccia d’ombra o di tristezza… non sono lontano, sono solo dall’altra parte”. Sembrano scritte da Tommy le parole di Henry Scott Holland che l’amico Alberto ha scelto di leggere nel giorno dell’addio al ragazzo di soli 18 anni. Tommaso Re Mariotti, nonostante la malattia, ha sempre affrontato la vita con “un cuore gentile” e un “sorriso contagioso”. Il mondo fuori è “fragile” ma Tommy ha reso il mondo di chi l’ha conosciuto “incantevole”, come cantano i Subsonica in uno dei brani che tanto amava il diciottenne e che è stato intonato durante la funzione religiosa. A volte, e soprattutto quando si è costretti a dire addio a un figlio e un amico di soli 18 anni diventa “difficile trovare un senso a questa vita”. Anche le parole scritte da Vasco avevano colpito Tommy, che amava prestare attenzione anche ai testi e non solo alla musica delle canzoni che amava. Non c’è una risposta alla domanda: “Perchè Tommy è morto?”. Tommy, però, è certamente vissuto per dimostrare “quanto un sorriso riempia i cuori”, ha sottolineato don Giuseppe Di Luca guardando mamma Stefania, papà Pier Enrico, i nonni, i parenti e i tantissimi amici che hanno affollato la chiesa di San Pio V ad Alessandria per l’ultimo saluto al ragazzo.