Cronaca

Come tutelare le nocciole italiane dalle frodi: il progetto degli studenti del Volta all’Expo di Bruxelles

ALESSANDRIA – Avviato a novembre 2021 il progetto “Nocciolo Life” promosso dagli studenti del corso di “chimica, materiali e biotecnologie” dell’Itis Volta di Alessandria Gabriele Rabino Bona, Araya Timo e Elena Pellicani sarà una delle due iniziative italiane destinate a partecipare all’Expo delle Scienze di Bruxelles 2024. Poco meno di due settimane fa, infatti, Nocciolo Life è stato premiato dalla Fast di Milano, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.

Il progetto, organizzato insieme a Confagricoltura di Alessandria e Asti in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, concretizza un’attività sperimentale di ricerca che si pone come obiettivo quello di individuare un metodo di analisi che consenta la tracciabilità di un prodotto, nel nostro caso la “nocciola tonda gentile trilobata del Piemonte”, consentendo di risalire al territorio di provenienza. L’attività sperimentale si basa sulla ricerca di una correlazione tra frutto e terreno (terreno di provenienza della nocciola) attraverso la ricerca per via analitica, dei “lantanidi” (le famose terre rare). Tale attività analitica, opportunamente interpretata, è in grado di caratterizzare il frutto generando quella che possiamo definire “l’impronta digitale” del prodotto. Dall’impronta ricavata è possibile risalire al terreno dove è stata, o non è stata, prodotta.

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