Una pietra di inciampo a Castelletto per ricordare Luigi Robuffo, che non rimase in silenzio
CASTELLETTO MONFERRATO – C’era un’Italia che aspettava che il male finisse e un’altra parte che invece ebbe il coraggio di ribellarsi. Tra questi ultimi Castelletto Monferrato e San Salvatore hanno voluto rendere onore, durante questo 25 aprile, a Luigi Robuffo, nato nel 1898 a Castelletto, cittadino che alzò la voce contro i soprusi compiuti in quel periodo. Tanto bastò per spedirlo a Bolzano e poi al campo di concentramento di Mauthausen dove il 6 aprile 1945 trovò la morte. Il suo sacrificio rappresenta quello di chi ha avuto il coraggio di non rimanere in silenzio, contribuendo a riscattare il popolo italiano, è stato ricordato, autore di cose terribili durante il regima fascista. Una pietra di inciampo, collocata davanti al cimitero di Castelletto, d’ora in poi sarà da esempio per tutti.