Maxi sequestro di marijuana a Pietra Marazzi. Carabinieri scoprono 400 piante che avrebbero fruttato un milione di euro
PIETRA MARAZZI – C’erano circa 400 piante di marijuana alte più di 2 metri nelle serre scoperte dai Carabinieri della Compagnia di Alessandria nelle campagne di Pietra Marazzi. L’operazione partita la scorsa primavera ha portato a uno dei più importanti sequestri di droga a livello provinciale. Dall’essicazione delle piante trovate nelle serre sono stati infatti ricavati 120 kg di marijuana che una volta rivenduti al dettaglio avrebbero fruttato circa un milione di euro. Erano sette le persone che si occupavano di far crescere la marijuana nel terreno a Pietra Marazzi. L’area era stata acquistata da un giovane milanese già noto per reati legati agli stupefacenti che, insieme ai complici, aveva poi complessivamente investito 80 mila euro per dotare le strutture di potenti aspiratori per impedire la fuoriuscita di odori che avrebbero potuto far fiutare la marijuana e installato anche due stufe a pellet in ogni serra per garantire una rapida crescita delle piante. Arrivata la segnalazione di uno strano via vai in un’area fino a quel momento di scarso passaggio, i Carabinieri hanno iniziato a monitorare la zona. Non è stato facile, però, scovare l’illecito vivaio. Le serre erano cintate con alte siepi e controllate con diversi sistemi di videosorveglianza. Grazie all’impiego di droni e lunghi appostamenti i militari hanno poi individuato le quattro serre, presidiate ogni giorno “H24” da almeno una delle sette persone che si occupavano della coltivazione di marijuana, tutti giovani tra i 29 e 32 anni residenti nell’area milanese. Quando i setti erano ormai pronti a passare alla fase di essiccazione, i Carabinieri di Alessandria fatto scattare il blitz che ha portato subito all’arresto in flagranza di 3 persone. Rintracciate anche le altre quattro coinvolte nella coltivazione, i militari hanno smantellato le serre e trovato anche una quinta area ancora più nascosta che era già stata predisposta per ricavare le singole dosi dalle piante di marijuana, circa 230 mila secondo i calcoli dei militari.
In tutto 40 Carabinieri della Compagnia di Alessandria sotto la guida del Maggiore Davide Sessa sono stati impiegati nell’operazione rinominata “Last One“ perchè l’ultima condotta sul campo dal Capitano Pierluigi Stendardo, negli ultimi 2 anni al comando del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Alessandria e dopo 41 anni nell’Arma ora pronto a godersi la meritata pensione.