Autore Redazione
venerdì
12 Maggio 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Anche l’ospedale di Alessandria aderisce alla Giornata dell’infermiere

Nei tre presidi dell'Azienda ospedaliera di Alessandria docenti e studenti del Corso di Laurea in Infermieristica allestiranno sette aree tematiche per spiegare ai cittadini ruolo e compiti degli infermieri
Anche l’ospedale di Alessandria aderisce alla Giornata dell’infermiere

ALESSANDRIA – Anche l’Azienda Ospedaliera di Alessandria questo venerdì 12 maggio partecipata alla Giornata internazionale dell’infermiere.

Grazie alla sinergia con docenti e studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale verranno allestite sette aree tematiche all’entrata e nei corridoi del Civile, dell’ospedale Infantile e del presidio Borsalino dove insegnanti e futuri infermieri spiegheranno ai cittadini tutte le attività svolte dagli infermieri nelle aree chirurgiche, mediche, riabilitative, pediatriche, geriatriche e d’emergenza. “Un modo per chiacchierare con il cittadino e per spiegare il ruolo della figura infermieristica all’interno di una struttura ospedaliera di rilievo nazionale come quella di Alessandria” ha sottolineato Lorella Gambarini, Dirigente della Direzione delle Professioni Sanitarie.

I cittadini avranno quindi la possibilità di rivolgere domande e avere tutti i chiarimenti su una professione che nasce da uno specifico percorso universitario. Una laurea triennale, come precisato da Gianni Chilin Responsabile della Didattica del Corso in Infermieristica, che attualmente impegna 210 studenti ad Alessandria. Ragazzi e ragazze che arrivano anche da regioni lontane, in particolare da Puglia e Campania, e che durante il percorso triennale devono seguire lezioni di didattica e attività di tirocinio all’interno dell’Azienda Ospedaliera o in strutture accreditate. Un percorso formativo impegnativo che garantisce però una possibilità di impiego “praticamente immediata” ha aggiunto il dottor Chilin. “Riceviamo parecchie telefonate da direttori di case di riposo che chiedono informazioni sul numero di studenti neolaureati e con il recente sblocco dei concorsi da parte delle Regioni, compreso il Piemonte, si è riaperto un ulteriore sbocco lavorativo. Di sicuro   questa è una professione adatta a tutte le persone interessate all’ambito sanitario e soprattutto alla cura e all’attenzione dei pazienti e anche dei loro famigliari”.

 

 

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