Autore Redazione
sabato
27 Maggio 2017
05:30
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

L’ex grigio Damonte sul Lecce: “Sono forti e difendono da provinciale”

Titolare inamovibile dell'Alessandria di Sarri nel 2010/2011, il centrocampista della Sambenedettese ha appena affrontato i salentini agli ottavi playoff.
L’ex grigio Damonte sul Lecce: “Sono forti e difendono da provinciale”

ALESSANDRIA – Era la rivelazione di quella squadra che incantò tutti e che perse l’accesso alla finale playoff in un modo che ancora fa male. Sei anni dopo l’Alessandria punta ancora alla serie B e chi meglio di Loris Damonte può parlare del prossimo avversario dei grigi. L’attuale centrocampista della Sambenedettese ha appena affrontato i giallorossi nel doppio turno degli ottavi di finale. I marchigiani sono stati eliminati dopo due pareggi, in virtù del miglior piazzamento in classifica dei salentini.

“Sono una bella squadra, hanno attaccanti forti tecnicamente, di categoria superiore” ha sottolineato a Radio Gold Damonte “Ma è anche una compagine molto unita, giocano “da provinciale”, corrono tanto e difendono bene, aiutandosi a l’uno con l’altro. Mi hanno fatto una buona impressione.”

Anche la società salentina, come i grigi, ha cambiato allenatore in corsa, sostituendo Padalino con Rizzo. “Di solito l’arrivo di un nuovo mister è sintomo di qualche problema interno ma non è certo il caso del Lecce” ha continuato Damonte “Ci aspettavamo di trovare una squadra slegata ma mi ha colpito la loro umiltà e compattezza tra i reparti. Nella gara giocata a San Benedetto, in particolare, hanno difeso il pareggio con le unghie.”

Con la Sambenedettese fuori dai giochi ora per Loris è facile trovare una squadra da tifare: “Spero che l’Alessandria ce la faccia. Mi è dispiaciuto per la mancata promozione diretta. I grigi sono uno squadrone. Contro il Lecce sarà una finale anticipata. Finora i ricordi più belli della mia carriera sono legati ai grigi. La stagione 2010/2011 è stata la più bella della mia carriera, anche se è finita come non avremmo mai voluto. Qualche volta sento ancora Vincenzo Cammaroto, che quest’anno ho anche affrontato in campionato nella sfida contro il Forlì. E poi proprio contro il Lecce ho rivisto con piacere Simone Ciancio, senza contare che a Pistoia c’era Bolla come direttore sportivo.”

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