Autore Redazione
venerdì
3 Novembre 2017
05:00
Condividi
Politica - Acqui Terme - Alessandria - Casale Monferrato - Novi Ligure - Ovada - Tortona - Valenza

Fim e Fiom Alessandria in prima linea per cambiare la Finanziaria

Le segreterie unitarie di Fim e Fiom Alessandria chiederanno il sostegno dei lavoratori e delle segreterie di Cgil, Cisl e Uil per mettere in campo un percorso di mobilitazione fino allo Sciopero Generale
Fim e Fiom Alessandria in prima linea per cambiare la Finanziaria

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Pensioni e ammortizzatori sociali. Sono questi i due macro-temi su cui si concentra il documento delle segreterie unitarie di Fim e Fiom Alessandria, scritto a quattro mani per cambiare la manovra di bilancio presentata dal Governo Gentiloni.

Le proposte dei sindacati puntano a superare la riforma Fornero e introdurre interventi sulla flessibilità in uscita (62 anni o 41 di contributi) e sul sistema contributivo in generale. Nella Finanziaria, hanno sottolineato Fim e Fiom non ci sono poi risposte sulle pensioni di garanzia per giovani e interinali e neppure un “ripensamento” sull’aumento automatico dell’età pensionabile di 5 mesi dal 2019.

Per le Segreterie unitarie di Fim e Fiom Alessandria è “fondamentale un intervento strutturale” sulla questione degli ammortizzatori sociali. “Il Jobs Act ha reso più costose la CIGO, la CIGS rendendo più conveniente alle aziende licenziare piuttosto che ricorrere alla cassa integrazione. Bisogna ritornare alla vecchia formulazione del CDS contratto di solidarietà) anche in relazione alla riduzione d’orario come contrasto ai licenziamenti. Bisogna intervenire sulla durata complessiva ritornando ai 36 mesi su quinquennio fisso e non mobile. Bisogna riformulare la NASPI rendendolo strumento più semplice fruibile veramente da tutti i lavoratori anche eliminando l’abbattimento del 3%”.

Messe a punto le proposte, Fim e Fiom di Alessandria chiederanno il sostegno dei lavoratori e anche delle segreterie di Cgil, Cisl e Uil per mettere in campo un percorso di mobilitazione fino allo Sciopero Generale.

Questa – hanno sottolineato Fim e Fiom – è la condizione necessaria per ritornare ad essere credibili agli occhi dei lavoratori oltre che di fondamentale importanza per tenere aperta una battaglia che non può né deve esaurirsi in questo mese ma deve continuare nel tempo viste le prossime elezioni politiche del 2018”.

Condividi