Autore Redazione
sabato
10 Maggio 2014
00:00
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Eventi - Alessandria

Questa domenica la processione della Salve

Questa domenica la processione della Salve

Gli alessandrini si stringono sempre di più attorno alla Madonna della Salve. Domenica è previsto il culmine delle celebrazioni dedicate alla patrona della città visto che, dopo i Vespri, è in programma la consueta e attesa processione. Nei giorni scorsi i parrocchiani delle varie comunità hanno omaggiato il simbolo religioso alessandrino con una partecipazione importante. Questo sabato le messe verranno celebrate alle 8.30, 10 e 18. Domenica le celebrazioni saranno alle 8.30, 12 e 18 con la processione, dopo le 16, guidata dal vescovo, mons. Guido Gallese. Di seguito la storia della Salve tratta dal sito della Diocesi:

Gli alessandrini fin dalle origini scelsero un simulacro ligneo raffigurante la Madonna addolorata, sorretta da san Giovanni ai piedi della Croce. Una figura venerata nella chiesa del castello di Rovereto, uno dei borghi che contribuirono alla fondazione della città. Non appena venne ultimata la cattedrale nel centro cittadino (1178) i fedeli curarono il trasporto del simulacro, sistemandolo decorosamente in una cappella apposita. A quelli di Rovereto si concesse la facoltà di esporne uno consimile nella loro chiesa: l’esemplare eseguito in pietra esiste tuttora nella chiesa di santa Maria di Castello. Il simulacro trasferito in cattedrale portava da principio il titolo di ‘Madonna dello spasimo’. Questo venne modificato dal 1489 in poi per un importante e prodigioso avvenimento. Ogni anno, il 24 aprile, si celebrava come giorno dedicato al martire san Giorgio e come anniversario (così infatti si riteneva) della fondazione di Alessandria. I festeggiamenti civili si abbinavano a quelli religiosi per cui in cattedrale veniva esposto solennemente anche il simulacro della Madonna. Il 24 aprile 1489 i fedeli raccolti in preghiera nel tempio, videro grondare miracolosamente dal volto della Madonna un copioso sudore. In un attimo la notizia si sparse: la città ne rimase tutta vivissimamente commossa ed in massa vi accorse per ammirare il prodigio che fu accompagnato da altri miracoli e grazie. Diversi storici alessandrini tra cui Schiavina, Ghilini, Burgonzio, Chenna e Gasparolo riferiscono la prodigiosa ‘manifestazione’ della Madonna e narrano del richiamo che essa suscitò non solo nella città, ma nelle vicine borgate, poi in tutta la Lombardia, ed infine tra la maggior parte dei popoli dell’alta Italia. Da quell’anno il capitolo della cattedrale, tra le iniziative, per ricordare questa ‘Manifestazione della Madonna’ dispose di andare a cantare ogni sabato innanzi al simulacro la ‘Salve Regina’. Per questo particolare atto di pietà e di omaggio, la Madonna di Alessandria divenne per antonomasia la ‘Madonna della Salve’. La tradizione ha poi aggiunto un particolare curioso, facendo di ‘Salve’ l’acrostico della giaculatoria ‘Sempre Alessandria La Vergine Esaudisce’.

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