Autore Redazione
venerdì
19 Aprile 2019
08:49
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Cronaca - Valenza

L’armonia dei contrasti. Recensione di R.OSA al Teatro Sociale di Valenza

L’armonia dei contrasti. Recensione di R.OSA al Teatro Sociale di Valenza

VALENZA – Un canone e il suo contrario, come la leggerezza che sconfigge la sua antitesi. Claudia Marsicano in “R.OSA 10 esercizi per nuovi virtuosismi”, presentato giovedì 18 aprile al Teatro Sociale di Valenza, è tutto questo e, in più, è ironia che travolge. Lo spettacolo, valso alla protagonista il Premio Ubu 2017 come migliore attrice/performer under 35, è stato il quarto dei sette appuntamenti della terza edizione di “Morire dal ridere”, la rassegna valenzana incentrata sulla comicità.

R.OSA, diretto e coreografato da Silvia Gribaudi, è un azzardo incentrato sulle possibilità di un corpo oversize in una performance dove si attenderebbe un fisico perfetto. Sono dieci esercizi che trasudano ironia e poesia, passando attraverso la danza classica e pop, il canto e il coinvolgimento del pubblico, invitato ad alzarsi in un ballo di gruppo. Claudia Marsicano parla in un inglese inframezzato da qualche termine tradotto con accento americano, effetto che accentua il registro comico e fa pensare alle patinate star straniere. E’ esilarante nell’exercise in cui mima il suono delle parole italiane preferite, imponendosi, con la voce e con il corpo, in un gioco cui si è invitati a partecipare. La sua fisicità boteriana è essa stessa teatrale, contrasta con le movenze, gli atteggiamenti e la voce stessa, eppure genera armonia. E’ in questa dicotomia, che si risolve in grazia, che sta il registro poetico di R.OSA, sempre leggero, come se non si prendesse sul serio, ma di quella leggerezza di cui parlava Calvino, legata alla precisione e alla determinazione. Perché lo spettacolo osa (e l’intento è contenuto nel titolo), mostra la bellezza al di là del canone estetico, la plasticità oltre il peso e la levitazione oltre la gravità. La grande performance di Claudia Marsicano termina con “Toxic” di Britney Spears, mimata con il viso, e poi con una posa da sirena che scivola sull’acqua. Le sue qualità mimiche, gestuali e canore vincono ogni perplessità, dimostrando le grandi capacità di un corpo non canonico, ma animato da una grande personalità artistica.

Il prossimo spettacolo di “Morire dal ridere” al Teatro Sociale sarà, giovedì 9 maggio, “La bisbetica domata” di Commedia Community con la regia di Luca Zilovich.

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