Autore Redazione
mercoledì
12 Novembre 2014
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Cronaca - Valenza

Ogni 10 minuti le piccole e medie imprese italiane spendono un euro in burocrazia

Ogni 10 minuti le piccole e medie imprese italiane spendono un euro in burocrazia

ITALIA – La burocrazia italiana costa un euro ogni 10 minuti a 4,5  milioni di piccole imprese. La mole di pratiche e i tempi spesso biblici ogni anno obbligano le Pmi a spendere 11 mila euro, portando così la spesa complessiva per tutte le aziende italiane allo sbalorditivo conto di 5 miliardi di euro. Proprio in questi numeri, secondo  la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) c’è la fotografia  delle  reali condizioni della  burocrazia nel nostro Paese . Secondo un recente sondaggio condotto da tra 2400 imprese, infatti, l’Italia sarebbe ancora ben lontana dall’obiettivo di garantire una normale  interazione on-line con la Pubblica Amministrazione. Per il 53% delle imprese, infatti, il livello di informatizzazione della PA è “del  tutto  inadeguato alle necessità delle aziende” e, in media,  solo un piccolo imprenditore su tre riesce a sbrigare più della metà delle pratiche per via telematica (meno del 30%). La burocrazia è spesso una zavorra per le imprese italiane che faticano a lanciare la propria attività, ottenere permessi e persino avere accesso all’elettricità. Un muro di carte e scartoffie che ha affossato l’Italia al 56° posto del rapporto “Doing  Business  2015”  che esamina  la situazione in cui operano le imprese di 189  Paesi. Il Bel Paese è dietro sia alle  principali  economie  europee  (Germania, Francia, Spagna e Regno Unito) sia a Stati Uniti e Giappone.  Il freno allo sviluppo esercitato dalla   burocrazia si fa sentire quando si considerano i tempi per l’ottenimento delle licenze edilizie (l’Italia è addirittura al 116esimo posto) sia, soprattutto, quando si considera l’efficienza della Giurisprudenza: la lentezza dei  procedimenti  relega  infatti  il  nostro  Paese  appena  al  146°  posto  quando  si  considerano i tempi necessari per fare rispettare  l’esecuzione dei contratti.  Anche  sul  versante  della  burocrazia  attinente  al  Fisco,  l’Italia  è  in  affanno.  Sul piano  delle  tasse  e  delle  imposte,  siamo  al  141°  posto,  segno  che  nel  mondo  il  nostro Paese viene considerato “inospitale” dal punto di vista delle regole fiscali.  Da  notare  che  nel  nostro  Paese  il  pagamento  delle  tasse  sottrae  269  ore  l’anno  all’attività delle imprese. si tratta di un dato che, con la sola eccezione del Giappone  (330 ore annue per pagare le tasse) ci pone in grave ritardo rispetto alle Altre grandi  economie  mondiali  dove  il  numero  di  ore  necessarie  per  il  pagamento  delle  tasse  varia tra le 218 della Germania e le 110 del Regno Unito).

Per togliere questo freno alla crescita delle imprese e migliorare la qualità della legislazione italiana secondo CNA basterebbe in realtà seguire 10 semplici regole. Per la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa basterebbe fare pulizia tra la mole di norme, adottando testi unici e codici , oppure istituire  un’Agenzia  per  la  qualità  della legislazione, come  negli  USA, in  Germania  e in Gran Bretagna per cominciare a liberare l’Italia dalla morsa della burocrazia.

 

Di seguito le 10 proposte di Cna:

1 – Riforma Titolo V: Superamento  della  legislazione  concorrente e  revisione  del  riparto  di  competenze  (oltre  1.700 pronunce  della  Consulta  per  conflitti  di attribuzione); Competenza  esclusiva  statale  sui  livelli  minimi di  semplificazione  e  di  informatizzazione  delle Pubbliche Amministrazioni

2 Istituzione  di  un’Agenzia  per  la  qualità  della legislazione, come  negli  USA, in  Germania  e in GB che: renda  efficiente  l’analisi  d’impatto  della regolamentazione e coinvolga  in  modo  strutturato  gli  stakeholders (CNA)

3 Revisione dello stock legislativo: Basta  norme complesse e disorganiche!Siamo all’81° posto nella classifica che misura la qualità  delle  norme (Germania 18° posto). E’ necessario adottare testi unici e codici

4 Legislazione amica: Tre strumenti normativi in favore delle Piccole Imprese: Legge annuale di semplificazione; Legge annuale sulla concorrenza; Legge annuale per le micro piccole e medie imprese.

5 PA e impresa:  Agenzia dedicata al coordinamento delle attività di ispezione  e controllo per: Eliminare le duplicazioni; Coordinare le ispezioni e abbattere i costi per le imprese; Realizzare una piattaforma informatica congiunta tra  autorità. 

6 Agenzie per le imprese : l’Amministrazione come mercato in concorrenza Piena operatività dell’Agenzia per le Imprese: Equiparazione sostanziale dell’attività tra Agenzia e  Pubblica Amministrazione; Accesso diretto a tutte le banche dati pubbliche

7 Sportelli unici attività produttive, una rivoluzione a metà Standardizzazione di sistemi informatici e  modulistica per la piena efficienza degli Sportelli  Unici per le Attività Produttive.

8 Agenzia digitale e amministrazione digitale Attuazione dell’Agenda digitale:  -Interconnessione  -Interazione  -Digitalizzazione della PA (82 sistemi informatici di  grandi dimensioni e 27 mila sistemi informatici  intermedi)

9 Giustizia più efficiente Potenziare la mediazione; Ottimizzare le sezioni specializzate per le  imprese; dare effettiva attuazione al processo civile  telematico (PCT) su tutto il territorio nazionale

10 Credito d’imposta Un credito d’imposta in favore di cittadini ed  imprese per «sostenere» i costi degli oneri  burocratici

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